In un popolare resort del Mar Rosso, nello splendido contesto di Hurghada, in Egitto, si è verificato un tragico episodio. Uno squalo tigre, dopo aver ucciso un turista, è stato oggetto di una brutale vendetta. L’orribile scena si è svolta sotto gli occhi atterriti dei presenti, mentre il giovane Vladimir Popov, 23 anni, veniva trascinato sott’acqua e sbranato da questa bestia chiamata “trituratore di carne”, un temibile predatore lungo 10 piedi (circa 3 metri). Il video:
A Russian tourist was killed in a shark attack while swimming off the coast of Hurghada, Egypt on Thursday.
Egypt’s environment ministry said the attack was by a tiger shark, and authorities closed off a 74km stretch of the coastline, saying it would remain closed until Sunday pic.twitter.com/r2vO3t3Mk6
— Middle East Eye (@MiddleEastEye) June 9, 2023
L’agonia del povero Popov
Il padre impotente di Popov, di nome Yury, ha dovuto assistere a tale atrocità dalla riva, udendo disperati gridi di aiuto da parte del figlio: “papà, papà”, mentre lo squalo lo inseguiva inesorabilmente. I testimoni oculari hanno raccontato di un’agonia di due ore, durante le quali lo squalo ha dilaniato Popov. Sul posto è poi giunta una piccola imbarcazione, che ha recuperato la bestia, intrappolandola in una rete, per poi trascinarla sulla spiaggia dove è stata brutalmente picchiata. Nonostante sembrasse ancora vivo, lo squalo si contorceva sulla sabbia con un amo conficcato nell’occhio.
Un individuo avrebbe colpito ripetutamente la testa dello squalo utilizzando un bastone o una barra di metallo. Le autorità egiziane hanno dichiarato di aver catturato lo squalo responsabile dell’attacco al turista russo. Attualmente, gli esperti stanno indagando per determinare se lo stesso squalo sia coinvolto in precedenti incidenti avvenuti nella zona.
Le indiscrezioni sulla vittima
Popov si trovava in Egitto per un lungo soggiorno, probabilmente cercando di evitare il servizio militare richiesto per la guerra in Ucraina guidata da Putin. Il padre Yury ha rilasciato dichiarazioni ai media locali, sconvolto per l’accaduto: “Siamo andati in spiaggia per rilassarci. Mio figlio è stato attaccato da uno squalo. Tutto è accaduto in pochi secondi. Questa carneficina è durata solo 20 secondi… è semplicemente una sorta di destino malvagio.” Inizialmente si era ipotizzato che Popov fosse accompagnato dalla sua ragazza al momento dell’attacco, ma secondo i media locali, attualmente si trova in Russia. È stato riferito che una donna che si trovava in acqua è riuscita a fuggire. Il Ministero degli Esteri russo ha confermato la morte di un cittadino russo a seguito di un attacco di squalo.
Le dichiarazioni dei testimoni oculari
Durante l’incidente, voci provenienti dal mare imploravano: “Nuotate via, nuotate via! Presto! C’è uno squalo!” Un testimone oculare ha dichiarato: “Lo squalo si trovava a circa sette metri dalla riva.” Un altro testimone ha raccontato: “Lo squalo è comparso e ha subito attaccato l’uomo. Quest’ultimo ha cercato di allontanarsi nuotando, ma non è riuscito a sfuggirgli. L’ha trascinato sott’acqua per due ore, tenendolo costantemente immerso.”
I precedenti attacchi in zona
Ai turisti russi è stato consigliato di mantenere la massima vigilanza in questo rinomato resort e di seguire attentamente le istruzioni fornite dal personale dell’hotel. Questo episodio segue un altro attacco avvenuto nel giugno 2021, quando un turista di 37 anni è stato aggredito da uno squalo in un resort sul Mar Rosso ad Aqaba, in Giordania. L’uomo stava facendo parasailing quando, improvvisamente, ha toccato l’acqua e uno squalo gli ha morsicato la gamba. Miracolosamente, il turista è riuscito a non essere trascinato sott’acqua, ma ha riportato gravi lesioni dall’attacco.
Un altro episodio drammatico si è verificato a luglio dell’anno scorso a Sahl Hasheesh, in Egitto, dove una donna di 68 anni è stata sbranata da uno squalo mentre faceva snorkeling. La vittima aveva appena detto al suo compagno che sarebbe tornata in acqua “per un attimo” prima di perdere la vita. Il corpo senza vita della donna è stato ritrovato su una barriera corallina, secondo testimoni sconvolti.