Pickleball trend in Italia: mix tra tennis, badminton e ping pong, sarà il nuovo padel?

Con regole semplici, un forte spirito di gruppo e divertimento, il pickleball sembra destinato a spopolare in Italia.

Tra gli sport di racchetta emergenti, il pickleball sta velocemente attirando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto trovando spazio anche nei circoli sportivi italiani e conquistando appassionati di tutte le età.

Originario degli Stati Uniti, dove ha già guadagnato milioni di seguaci, questo sporte un mix di tennis, badminton e ping pong. La sua semplicità e accessibilità ne fanno una disciplina perfetta per chi cerca un’attività fisica coinvolgente e alla portata di tutti.

Pickleball, le origini del gioco

Nato negli anni Sessanta sull’isola di Bainbridge, nello stato di Washington, il pickleball è stato inizialmente ideato come passatempo per intrattenere le famiglie, trasformandosi poi con il tempo in una vera e propria disciplina sportiva, con tornei e competizioni ufficiali.

Con un campo più piccolo di quello del tennis, regole semplici e un’attrezzatura essenziale, il pickleball si adattava perfettamente a giocatori du tutte le età e abilità. Da un’invenzione quasi casuale, è nato un gioco che vanta milioni di praticanti e una comunità in rapida espansione, sia negli Stati Uniti che oltre oceano.

Il pickleball si gioca su un campo simile a quello del badminton, con dimensioni di 13,41 metri per 6,09 metri. Al centro c’è una rete bassa e il gioco utilizza racchette solide, chiamate paddle, e una palla di plastica perforata. Questi elementi, insieme al campo relativamente piccolo, creano un gioco veloce ma meno fisicamente impegnativo rispetto ad altri sport di racchetta, rendendolo in questo modo ideale per persone di tutte le età.

Tra le regole distintive del pickleball, spicca la “kitchen“, una zona non-volée situata vicino alla rete, dove i giocatori non possono colpire la palla al volo.

Inoltre, il sistema di punteggio prevede che solo chi serve possa guadagnare punti, con partite generalmente giocate fino a 11 punti, ma con la necessità di un vantaggio di almeno due punti per vincere.

Pickleball – padel: affinità e divergenze

Per molti, il pickleball può ricordare il padel (anche conosciuto come paddle), un altro sport di racchetta che negli ultimi anni ha visto una straordinaria diffusione in Italia. Tuttavia, ci sono differenze significative tra i due.

Mentre il campo da padel misura 20 metri per 10 ed è circondato da pareti di vetro e recinzioni metalliche, il pickleball si gioca in un campo completamente aperto. Le racchette usate nel pickleball sono più corte e hanno una superficie liscia, rispetto a quelle perforate del padel.

Anche le palle differiscono: il padel utilizza palline da tennis depressurizzate, mentre il pickleball usa palle di plastica perforate, che contribuiscono al ritmo e alla dinamica unici del gioco.

Dal punto di vista strategico, il padel permette di utilizzare le pareti come parte del gioco, una dimensione assente nel pickleball. Tuttavia, il pickleball compensa con una maggiore enfasi sul posizionamento, la rapidità e la precisione, soprattutto nella gestione della zona della “kitchen”.

Dopo aver conquistato gli Stati Uniti, dove è diventato uno degli sport in più rapida crescita, il pickleball sta ora guadagnando popolarità anche in Europa, e in particolare in Italia.

L’Italia, già appassionato di sport di racchetta come il tennis e il padel, ha accolto con entusiasmo questa nuova disciplina. Tornei come l’Italian Open International Championships e il Siena International Pickleball Open hanno contribuito a diffondere la conoscenza di questo sport, attirando atleti di ogni livello e costruendo una comunità sempre più attiva.

La presenza di campioni italiani di spicco, come Federico Pasquali, che ha raggiunto il primo posto nel ranking mondiale over 50, dimostra il crescente interesse e la competitività degli italiani nel panorama internazionale del pickleball.

Perché il pickleball potrebbe diventare davvero popolare?

Parte del successo del pickleball risiede nella sua accessibilità. È uno sport facile da imparare, richiede un’attrezzatura minima e può essere praticato praticamente ovunque, anche in spazi più ridotti rispetto al tennis o al padel. Inoltre, l’intensità fisica moderata lo rende adatto a persone di tutte le età, compresi coloro che cercano un’attività fisica meno stressante per le articolazioni.

A ciò si aggiunge un forte aspetto sociale: il pickleball, con le sue partite brevi e dinamiche, favorisce l’interazione tra i giocatori, rendendolo ideale per chi cerca uno sport che sia anche un’occasione di socializzazione.

Con la crescente diffusione di campi dedicati e l’organizzazione di tornei a livello locale e nazionale, il pickleball sembra destinato a diventare una presenza stabile nel panorama sportivo italiano. La sua capacità di combinare competizione, divertimento e inclusività lo rende un’attività perfetta per una vasta gamma di persone, dai giovani agli anziani.

Mentre la passione per il pickleball continua a crescere, è chiaro che questo sport ha tutte le carte in regola per affermarsi come una delle attività sportive più amate anche nel nostro paese, seguendo le orme del successo già ottenuto negli Stati Uniti.