80enne costretto a lavorare nonostante l’età: il gesto degli studenti fa il giro del web

Proviene dal Texas la commovente vicenda che vede come protagonisti tre ragazzi all’ultimo anno di liceo e il bidello della loro scuola.

Banner Tidwell, Greyson Thurman e un loro amico di cui non si conosce il nome hanno preso a cuore la storia di Mr. James, che a causa dell’aumento dei prezzi è stato costretto a tornare a lavorare all’età di 80 anni. L’uomo non riusciva più a permettersi di pagare l’affitto del suo appartamento e ha dovuto rimboccarsi le maniche.

I tre ragazzi, che frequentano la Callisburg High School a Callisburg, Texas, hanno notato il bidello pulire i corridoi della loro scuola e hanno espresso il loro disappunto specificando che “è molto triste vedere un uomo di 80 anni dover fare cose che un uomo della sua età non dovrebbe fare”.

Hanno deciso quindi di mettercela tutta per aiutare l’uomo e dopo aver pubblicato su TikTok un video che ritrae Mr. James svolgendo le sue mansioni da bidello, Greyson Thurman ha aperto una raccolta fondi su GoFundMe.

Lo studente scrive: “Ciao ragazzi sto organizzando una raccolta fondi per il nostro bidello che sta avendo problemi a pagare l’affitto. […] Anche un piccolo contributo potrebbe cambiargli la vita!!”.

Il valore della solidarietà non si è ancora perso

Sono state moltissime le persone che hanno deciso di partecipare alla raccolta fondi per Mr. James, quasi 7mila, e attualmente sono stati raccolti più di 216.000$. Ognuno ha contribuito come poteva, chi 5$, altri 10$ o 20$ fino ad arrivare a chi ha addirittura donato 2.500$.

Il preside della scuola si dice orgoglioso dei suoi studenti e di tutte le persone che hanno partecipato alla raccolta.

Nonostante la storia di Mr. James si concluda con un lieto fine, purtroppo non sarà né la prima né l’ultima persona a trovarsi in una situazione di difficoltà. Pensiamo a quanti non hanno la fortuna che ha avuto il bidello o a quanti si trovano in condizioni persino peggiori.

Nonostante questo retrogusto amaro della storia però, la bontà d’animo dei tre ragazzi ci fa ben sperare che il mondo in cui viviamo non sia ancora completamente da buttare. Ci sono molte persone pronte ad aiutare gli altri e a contribuire come possono.

Questo è un grande esempio di solidarietà che ci insegna che i giovani di oggi non sono poi così male come siamo abituati a descriverli, e che i social se usati bene posso servire anche a salvare delle vite.