Follia no vax in Guatemala: quanto successo a 11 infermiere è incredibile

Quello che è successo in Guatemala, lunedì scorso, ha dell’incredibile. Undici infermiere, parte di un’unità di vaccinazione mobile, stavano attraversando il nord del Paese quando, improvvisamente, i residenti di un villaggio hanno bloccato la strada. Secondo la ricostruzione di BBC Mundo, si sarebbe trattato di circa cinquecento persone, No Vax convinte.

Così è iniziato un sequestro durato sette ore, durante le quali i rapitori hanno attaccato verbalmente e fisicamente le infermiere. In più, hanno distrutto circa cinquanta dosi di vaccino anti-Covid.

Per risolvere la situazione sono intervenute le autorità locali, che hanno trattato con i No Vax e scortato il gruppo al sicuro.

“Eravamo terrorizzate, non avevamo mai vissuto una cosa del genere. Stavamo solo facendo il nostro dovere”, ha raccontato una delle infermiere. “Abbiamo cercato di spiegare che la vaccinazione è volontaria e che non volevamo costringere nessuno, ma non ci hanno permesso di lavorare”.

Ma come siamo arrivati a questo? Secondo quanto dichiarato da Gabriel Sandoval, direttore del dipartimento provinciale di Alta Verapaz, all’Associated Press, qualcosa del genere “era destinato ad accadere”. Sandoval, infatti, crede che la troppa disinformazione sui vaccini abbia avuto effetti profondamente negativi, portando molte persone a rifiutare la vaccinazione.

In particolare, nel caso del villaggio di Alta Verapaz, pare che gli abitanti fossero assolutamente contrari alla vaccinazione perché uno di loro, vaccinato, aveva riportato degli effetti collaterali.

Tuttavia, Alta Verapaz non è l’unica provincia del Guatemala a dover fare i conti con i No Vax. L’intero Paese, infatti, sta faticando non poco a portare avanti la campagna vaccinale e ad oggi solo il 25% della popolazione idonea è vaccinato.

E in Italia, che succede con i No Vax?

La diffusione di orientamenti No Vax non riguarda solo il Guatemala, non è un problema lontano e irrilevante. Anche in Italia, infatti, nelle settimane e nei mesi passati, si è molto parlato dei No Vax.

Ci sono state manifestazioni contro il Green Pass, ad esempio, e l’Agi, in un articolo di due settimane fa, ha stimato che il 17% della popolazione italiana over 12 non ha ricevuto nessuna dose di vaccino.

Quindi l’Italia ha un 17% di No Vax? Non proprio. È infatti necessario distinguere una frangia No Vax estrema, che abbraccia teorie complottiste, dalla massa degli indecisi. Secondo l’analisi dell’Agi, infatti, a frenare la maggior parte degli italiani che ancora non si sono vaccinati non è una consolidata ideologia No Vax, ma la paura.

I No Vax duri e puri, quindi, rappresentano una minoranza. Certo, una minoranza rumorosa e a cui i media dedicano molta attenzione, ma pur sempre una minoranza. Quanti siano, numericamente, i membri di questo gruppo è difficile da stabilire. Quello che è sicuro è che, al momento, in Italia i No Vax non sono un soggetto politico rilevante: l’unica formazione esplicitamente No Vax, ovvero il Movimento 3 V (Vaccini Vogliamo Verità), alle amministrative di due giorni fa ha ottenuto risultati del tutto irrilevanti. Niente a che vedere, dunque, con il partito No Vax austriaco, che invece alle elezioni in Alta Austria di due settimane fa ha superato il 6%.

 

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