Il Senato ha dato l’ok sullo scioglimento del partito ‘Forza Nuova’ approvando le quattro mozioni relative alo scioglimento dei movimenti neofascisti. L’approvazione è legata ai fatti accaduti a Roma lo scorso 9 ottobre, quando durante la manifestazione No Green Pass c’è stato l’assalto alla sede Cgil di Roma.
Successivamente, PD, M5S, Leu e Italia Viva hanno proposto un odg dove l’impegno richiesto è di “valutare le modalità per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista, artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana“. Pertanto, il testo del centrosinistra chiede solo di valutare le modalità per lo scioglimento, ammorbidendo quindi le quattro mozioni precedenti.
Tra le menzionate ‘modalità di scioglimento‘, il dibattito ruota intorno alle due alternative previste dalla legge Scelba del 1952: lo scioglimento d’urgenza con decreto-legge del governo o quello per decreto del Viminale a seguito di una decisione giudiziaria.
Il Senato ha approvato anche la mozione “alternativa” del centrodestra che impegna il governo a “contrastare tutte – nessuna esclusa – le realtà eversive“, senza riferimenti al neofascismo. Pertanto la richiesta è quella di contrastare tutte le realtà che rappresentano un concreto pericolo per l’impianto democratico.
Il centrodestra chiede inoltre di “dare seguito, con sollecitudine, per quanto di competenza e secondo legge, alle verifiche e agli accertamenti della magistratura in ordine agli episodi del 9 ottobre 2021“.