Propaganda nazista su Zoom, denunciati 8 ragazzi: ecco cosa facevano

Insulti, cori fascisti e bestemmie. Così un gruppo di otto ragazzi faceva “Zoom-bombing” online. In particolare, il gruppo aveva disturbato due incontri dell’associazione “Italia Israele” e del Comune di Cinisello Balsamo (MI), svolti in streaming in occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio).

Gli otto sono minorenni, ad eccezione di uno solo di loro, e provengono da diverse regioni italiane. Stando a quanto emerso per ora, non sarebbero legati a nessun gruppo politico. Quando la polizia li ha identificati, dopo mesi di indagini, hanno detto a loro discolpa di aver fatto solo delle “irruzioni goliardiche” (Corriere). Con inni a Hitler e Mussolini.

Le incursioni erano pianificate attraverso un canale Telegram chiamato “zoommannari“, come racconta il Corriere della sera. La stessa chat, non più attiva, serviva come strumento di organizzazione anche di altre operazioni di hackeraggio e cyber bullismo. E non sarebbe un caso isolato. Su Telegram, infatti, in oltre un anno di eventi organizzati streaming a causa del Covid si sono formati numerosi gruppi di “disturbatori”. Spesso molto giovani, questi guastatori operano in gruppi, prendendo di mira un meeting in cui si intromettono in massa, rendendolo impossibile.

Adesso molteplici accuse aspettano gli “zoommannari”: accesso abusivo a un sistema informatico, violenza privata, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa.