TikTok, non solo balletti e trend: 16enne rapita si salva grazie al gesto di richiesta di SOS imparato sul Social.
Quanto spesso i social media vengono criticati: “Non servono a nulla, sono solo un enorme spreco di tempo”. E se non fosse così? Se non fossero solo una perdita di ore preziose?
A testimoniarlo, la vicenda avvenuta negli Stati Uniti, ad un posto di blocco sull’Interstate 75 nel sud del Kentucky.
Una 16enne del North Carolina, mentre si trovava nell’auto nel suo rapitore, una Toyota Camry, ha fatto il gesto di richiesta di soccorso ad un automobilista di passaggio.
Alcuni mesi fa, infatti, uno dei trend più in voga su TikTok, da molti definito il social del momento, consisteva nel far circolare il segnale di SOS.
Chi è in pericolo tiene il pollice piegato sul palmo della mano, per poi chiudere le altre dita intorno al pollice, come si trattasse di un pugno posto verticalmente.
Il gesto è stato immediatamente riconosciuto dell’automobilista, che ha prontamente allertato la polizia, la quale si è messa all’inseguimento della Toyota.
Chi è il rapitore della ragazzina salvatasi tramite TikTok?
Alla guida della Toyota Camry c’era James Herbert Brick, uomo bianco di 61 anni che, stando alle dichiarazioni rilasciate, si stava dirigendo in Ohio per una visita ai parenti.
Gli inquirenti hanno rinvenuto foto sessualmente esplicite di una minorenne sul cellulare del presunto rapitore.
Per ora non sono state rilasciate ulteriori informazioni sull’uomo: non si sa se sia sposato o meno, o se abbia, comunque, una qualche sorta di relazione stabile.
Martedì scorso i genitori della 16enne avevano denunciato la scomparsa della figlia; Gilbert Acciardo, vice-sceriffo della contea di Laurel, ipotizza che la ragazza possa aver seguito volontariamente Brick, almeno all’inizio.
Poi, resasi conto che qualcosa non andava e preoccupata per la sua sicurezza ed incolumità, avrebbe chiesto aiuto all’automobilista.
Per ora, l’uomo è stato trattenuto e arrestato per possesso di immagini pornografiche di minorenni. Si attende ancora un chiarimento su una possibile accusa di sequestro di persona, in quanto, inizialmente, l’allontanamento sarebbe stato volontario.