È uscito due giorni fa il nuovo report del WWF, “Estinzioni: non mandiamo il pianeta in rosso” , e non contiene buone notizie. Il WWF, infatti, ha lanciato l’allarme sulle estinzioni provocate dall’uomo.
L’estinzione delle specie è qualcosa di naturale, che è sempre avvenuto da quando c’è vita sulla Terra, ma di solito si tratta di un processo molto lento. L’essere umano, invece, danneggiando gli habitat di numerose specie, ha velocizzato la “perdita naturale”, si legge nel report. Il risultato (disastroso) è un ritmo di estinzione 1000 volte superiore al tasso naturale.
WWF, numeri e cause del disastro
In concreto, questo si traduce nella rapida scomparsa di centinaia e centinaia di specie. Il WWF ne ha calcolate almeno 160 solo nell’ultimo decennio. In condizioni normali, però, sarebbero state molte meno: tra 1 e 10 specie estinte ogni anno, per un massimo 100 in un decennio.
Il declino è stato così vertiginoso da portare gli esperti a parlare, per la fase attuale, della “sesta estinzione di massa“. Non si tratta, dunque, di una crisi passeggera. Anzi. Tra il 1970 e il 2016, secondo le stime del WWF, il 68% delle specie monitorate tra mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci ha subito una riduzione significativa. E nessun habitat è sicuro, non la terraferma, dove l’industria ha dilagato sempre di più nell’ultimo secolo, né mari e oceani, minacciati dalla pesca intensiva.
I mutamenti riguardano tutto il mondo, ma in alcune aeree sono più accentuati. “Dal 1800 – si legge nel report – alcuni ecosistemi hanno perso più del 90% delle loro estensione originaria, soprattutto in Europa e Nord America“. Questi cambiamenti sono stati causati soprattutto all’aumento della popolazione umana e allo sviluppo industriale. E poi ancora da deforestazioni, incendi, bracconaggio, inquinamento da plastiche e pesticidi. Tuttavia, per il futuro si prevede un impatto sempre più importante di un altro fattore: il cambiamento climatico.
Si può fare qualcosa?
Quindi, la battaglia è persa? C’è qualcosa che si può fare per migliorare la situazione? Il WWF ha lanciato una campagna di adozioni per il periodo natalizio, in modo da permettere a chiunque voglia di fare, almeno simbolicamente, la sua parte.
Sul sito del WWF – Specie da adottare – Sostieni il WWF Italia – è possibile scegliere una specie a rischio edizione e contribuire al suo salvataggio, con un’offerta minima di 30 euro. Tra le specie si trovano il koala, il leopardo delle nevi e la tigre, ma anche il riccio, il pinguino, il gorilla e molte altre.