Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, è morto nella notte all’età di 81 anni. L’annuncio è stato dato dalla famiglia – la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo – che ha chiesto di “mantenere uno stretto riserbo”. Nulla è stato comunicato sulle cause del decesso.
Nato il 3 luglio del 1940, Doris ha dedicato la maggior parte della sua vita alla finanza. Imprenditore e banchiere, ha fondato nel 1997 e a lungo guidato Banca Mediolanum, come amministratore delegato e poi presidente. Carica, quest’ultima, che ha mantenuto fino a tre settimane fa. All’inizio di novembre, infatti, aveva dichiarato di voler fare un passo indietro, riducendo il suo impegno nella banca, a causa dell’avanzare dell’età.
Per il suo ruolo nella finanza italiana, Doris ha ricevuto due delle onorificenze più prestigiose della Repubblica: l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 1992 e il titolo di Cavaliere del Lavoro nel 2002.
Tra i tanti messaggi arrivati questa mattina per commemorarlo, c’è anche una nota di Silvio Berlusconi. “Ci ha lasciato Ennio Doris. Un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano. Un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo. A Massimo, a Sara, a Lina la mia vicinanza e tutto il mio affetto” ha scritto il leader di Forza Italia. Berlusconi e Doris sono stati partner d’affari per molto tempo, a partire dagli anni Ottanta, quando il gruppo Fininvest fornì il suo supporto del progetto di Ennio Doris, Programma Italia. La collaborazione si è poi confermata quando Programma Italia si è trasformato in Mediolanum, di cui Fininvest ha una quota del 30%.
Adesso il testimone di Banca Mediolanum passa al figlio Massimo, che dal 2008 ne è amministratore delegato.