É andato in onda durante la serata di ieri, giovedì 10 Marzo 2022, il flm tedesco: “Il caso Collini” (2019), diretto da Marco Kreuzpaintner e interpretato da Franco Nero (uno degli attori italiani più amati all’estero) ed Elyas M’Barek.
La storia racconta di un giovane avvocato d’ufficio, Caspar Leinen, chiamato a difendere un operaio in pensione di origine italiana, reo di aver assassinato senza apparente motivo un noto industriale Hans Meyer, 85enne, apparentemente senza motivo.
Lenin inizialmente non sa come dimostrare l’innocenza del suo assistito, ma proprio attraverso il suo lavoro di indagine si metterà in evidenza un episodio oscuro avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale che permetterà alla fine di individuare il movente.
In aggiunta al filone narrativo legal thriller, si colloca più in profondità una storia estremamente toccante, che affonda le radici nell’epoca della Seconda Guerra Mondiale e nel dramma del Nazismo.
La vera storia dietro al film Il caso Collini
La pellicola è tratta dall’omonimo bestseller pubblicato nel 2011 dallo scrittore Ferdinand von Schirach, autore tedesco ed ex-avvocato, celebre in patria per i suoi libri gialli a sfondo legale.
Quest’opera coinvolge un aspetto estremamente personale dello scrittore bavarese: suo nonno era infatti Baldur von Schirach, capo della Gioventù Hitleriana condannato a 20 anni di carcere per crimini contro l’umanità al processo di Norimberga.
L’autore ha quindi scritto “Il caso Collini” per riflettere sul proprio senso di colpa per quanto fatto dal nonno, un procedimento che in Germania è molto diffuso (soprattutto fra le generazioni post Seconda Guerra Mondiale) e prende il nome di Vergangenheitsbewältigung.
Altro spunto per il libro sembrerebbe essere arrivato da un altro caso di cronaca giudiziaria, il processo celebrato ad Amburgo nel 2002 contro Friedrich Engel, conosciuto come “il Boia di Genova”, un ex-ufficiale delle SS responsabile di numerose stragi avvenute in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.