Alessia Orro vittima per la seconda volta di stalking: i dettagli della brutta vicenda

Di nuovo perseguitata dall’uomo che in passato l’aveva seguita e minacciata, di nuovo costretta a denunciarlo.

Si tratta della storia della palleggiatrice del Vero Volley e della nazionale, Alessia Orro, che si è trovata catapultata una seconda volta in quell’incubo che sperava si fosse concluso nel 2019 con l’arresto dello stalker che era poi stato condannato ai domiciliari.

L’uomo, Angelo Persico, professionista di Novara, è stato fermato con l’accusa di stalking.

A dare la notizia è stato il comando dei Carabinieri di Monza, spiegando di aver arrestato il cinquantacinquenne “in flagranza di reato per atti persecutori”.

Le indagini

Le indagini erano stata avviate dopo che Alessia Orro, ha denunciato di essere finita per una seconda volta nel mirino dell’uomo già arrestato tre anni fa.

Stesso modus operandi: messaggi sui social, appostamenti durante le gare e gli allenamenti.

Nella giornata i mercoledì l’auto dell’uomo è stata intercettata dalle telecamere di vigilanza a Villasanta e poi rintracciata al palazzetto di Monza.

Le parole sui social della sportiva

La sportiva ha dichiarato sui suoi profili social: “Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e sopratutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo. Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare, la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata. Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, sopratutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare”.

La palleggiatrice ha ringraziato i carabinieri che l’hanno protetta e aiutata in questo difficile cammino e ha poi aggiunto: “È stato doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito. Grazie per sostenermi sempre”.