Non si è fermato al controllo, ha aggredito gli agenti e infine è scappato.
Queste le accuse mosse nei confronti del di Baby Gang, nome d’arte del rapper ventenne Zaccaria Mouhib.
L’avvenimento si sarebbe svolto nella giornata di ieri, intorno alle 17.30, a Milano.
Il cantante, mentre si trovava in compagnia di un coetaneo a bordo di uno scooter T-Max in via Andrea Costa, ha evitato il controllo di polizia opponendo resistenza agli agenti.
Per questo è ora indagato ma ancora in stato di libertà; è andata peggio per l’amico del rapper, che è stato invece arrestato dalla polizia.
L’accusa
Per entrambi i ragazzi l’accusa è di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, perché nella colluttazione avrebbero anche provocato lievi ferite agli agenti.
L’amico del rapper, un 21enne con precedenti, di origine nordafricana, sarà processato per direttissima.
I precedenti penali
Non è la prima volta in cui il rapper finisce nei guai.
Tre mesi fa insieme al collega rapper Neima Ezza, era stato arrestato, ma poi, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, era stato scarcerato su decisione del Riesame che aveva considerato come lacunose le prove a suo carico e soprattutto i riconoscimenti fotografici, l’accusa era quella di aver partecipato a vario titolo a ben quattro rapine.
Il 20enne è inoltre indagato dal pm Giovanni Polizzi per “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, dopo che sul suo profilo Instagram alcuni giorni fa ha dichiarato, a commento di un paio di sue foto, di aver “girato una parte” di un suo nuovo video musicale a San Vittore, sostenendo che in questo modo il suo prossimo singolo rimarrà per sempre nella storia del rap essendo egli: “il primo artista ‘detenuto’ ad aver girato un video in un carcere”.