In onda questa sera, sabato 16 aprile 2022 alle 21.20 su Rai 2 il film Risorto, con protagonisti Joseph Fiennes e Tom Felton.
Diretto da Kevin Reynolds e uscito nei cinema nel 2016, la pellicola è ispirata alla storia della resurrezione di Gesù raccontata nel Nuovo Testamento.
Trama
In Galilea, Yeshua, presentatosi come re e figlio di Dio, viene crocifisso.
Ad assistere alla sua esecuzione, proprio sotto la croce, c’è Clavio, tribuno romano convocato da Ponzio Pilato per vigilare e risolvere le controverse questioni che stanno iniziando a crearsi attorno a quella figura così misteriosa e affascinante.
Il Sinedrio è preoccupato che il corpo del nazareno venga trafugato e fatto sparire dai suoi seguaci per metterne in scena la resurrezione.
a non è tutto, infatti aleggianell’aria il sospetto di possibili rivolte contro Roma in nome del fantomatico Re dei Giudei.
Così, come richiestogli dall’alto, il tribuno presenzia alla sepoltura, fa mettere i sigilli sulla grossa pietra usata per chiudere la tomba e incarica due soldati di fare la guardia.
Tuttavia, tre giorni dopo, il sepolcro viene trovato completamente vuoto.
Assieme al suo aiutante Lucius, Clavio inizia a fare perquisizioni, retate, interrogatori e placcaggi per provare a scoprire la verità.
Un’indagine che, nonostante la sua perspicacia, instillerà in lui una serie di dubbi che lo costringeranno a mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto.
Curiosità sul film
-a fronte di un budget di 20 milioni di dollari, Risorto ha incassato 46.1 milioni, più del doppio della cifra usata per la sua realizzazione.
-il regista Kevin Reynolds aveva dichiarato che il suo film sarebbe stato molto diverso da kolossal come Il Re dei Re e La Passione di Cristo; la sua intenzione era quella di proporre al pubblico una mescolanza tra poliziesco e thriller.
-Joseph Fiennes ha passato parecchie ore al fianco di un vero detective della polizia per rubarne tutti i segreti e imparare le tecniche di un interrogatorio perfetto
-nei quattro mesi di riprese, Reynolds ha vietato a Cliff Curtis e a Joseph Fiennes qualsiasi tipo di contatto, anche visivo, se non a telecamere accese, per far sì che le tensioni delle loro scene più ricche di suspence fossero realistiche e galvanizzanti per gli stessi attori.