La nuova minaccia della Russia all’Occidente ha la forma del missile sottomarino: ecco cosa sappiamo del missile sottomarino Poseidon, il nuovo “giocattolo” di Vladimir Putin.

La minaccia shock rivolta alla Gran Bretagna

Lo scorso maggio in una trasmissione televisiva, il conduttore della tv russa Rossija 1 Dmitry Kiselyov ha affermato che la Russia possiede un missile sottomarino, chiamato Poseidon, in grado di “innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito”, e ne ha illustrato le caratteristiche tecniche agli spettatori, con tanto di mappa e video di simulazione.

Si tratterebbe di un missile sottomarino, lanciato da un drone subacqueo, in grado di viaggiare ad una profondità di 1 km e ad una velocità di 200 km all’ora. Il suo impatto svilupperebbe un’energia vicina ai 100 megatoni, in grado di causare un gigantesco tsunami, ma non solo: sarebbe anche in grado di ridurre l’intera isola britannica un “deserto radioattivo”.

Cos’è il Poseidon

Si tratta di un progetto tenuto segreto dal Cremlino fino al 2018 che riguarda un enorme e terrificante siluro autonomo, dal diametro di circa 2 metri e un peso di 100 tonnellate, che trasporta un carico utile nucleare ad alto potenziale esplosivo, capace di raggiungere in pochissimo tempo l’obiettivo.
Stando a quanto riferisce il Pentagono, la Russia già da anni progettava una base idonea per Poseidon, e già nel 2016 avrebbe realizzato dei test nell’Artico, utilizzando il sottomarino speciale Sarov B-90, immortalato dalle immagini satellitari. Proprio la caratteristica di viaggiare sul fondale in profondità e in velocità, la renderebbe un’arma impossibile da intercettare e potenzialmente fatale.

Non è la prima volta che la Russia mette appunto armi “non convenzionali”. Lo dimostra anche il fatto che, secondo plurime fonti, il Cremlino stia utilizzando anche durante il conflitto in Ucraina dei delfini, specificatamente addestrati per intercettare le mine subacquee e i sottomarini nemici nel Mar Nero.