Non accenna a finire la strage di innocenti negli Stati Uniti a causa della vendita indiscriminata di armi da fuoco: l’ultimo episodio, com’è noto, riguarda una sparatoria a Uvalde, in Texas, dove hanno perso la vita 19 bambini e due insegnanti della scuola elementare locale.
La mano omicida è quella di Salvador Ramos, appena diciottenne, che ha aperto il fuoco indiscriminatamente prima di essere ucciso dalla polizia.
Ma cosa si sa di Salvador Ramos e perché ha sparato? Andiamo a scoprire le ultime indiscrezioni
Le informazioni delle autorità
Il Governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott ha detto che Ramos non aveva precedenti penali o diagnosi di problemi mentali e che fino al giorno della strage non aveva mai manifestato intenti omicidi. Solo appena 30 minuti prima di compiere la strage, aveva inviato tre messaggi privati su Facebook in cui annunciava le sue intenzioni.
Non è chiaro ancora a chi fossero destinati questi messaggi, ma anche il colosso di Zuckerberg sta partecipando alle indagini, nel tentativo di ricostruire quanto successo.
Sempre secondo quanto riferito dal Governatore, Ramos avrebbe dapprima sparato a sua nonna, con la quale conviveva e che, presumibilmente, voleva fermarlo. Successivamente si è recato in macchina pressa la scuola elementare che egli stesso aveva frequentato.
Prima di giungere sul posto ha avuto un incidente in auto ed è per questo che è arrivato a piedi, con un giubbotto antiproiettile addosso e (sembra, ma è ancora da confermare) un fucile semiautomatico AR-15 e una pistola.
Qui, un agente di polizia ha provato a fermarlo, senza però riuscirci. Ramos si è così barricato in una classe per 40 minuti, dove ha sparato indiscriminatamente ai bambini e alle insegnanti presenti, prima dell’intervento della polizia.
Ma si poteva evitare questa tragedia?
Secondo quanto riferito dal New York Times, circa due settimane fa Ramos aveva conosciuto una ragazza tedesca di 15 anni sul social network Yubo (un’app che permette di fare videochiamate con persone sconosciute da ogni parte del mondo).
Alla ragazza Ramos avrebbe mostrato, il lunedì prima della strage, un borsone che conteneva una pistola e diverse munizioni, e martedì mattina le aveva mandato alcuni messaggi annunciando che avrebbe sparato a sua nonna e nella scuola elementare.
La ragazza, tuttavia, non avrebbe denunciato il fatto alle autorità, ritenendo che Ramos non volesse fare sul serio, ma fosse semplicemente uno scherzo.
Non è chiaro cosa abbia spinto il giovane a compiere la strage, e forse difficilmente lo sarà. Ciò che appare chiaro è che la vendita libera di armi da fuoco negli Stati Uniti causa ogni giorno vittime innocenti.