La Turchia, negli ultimi 12 mesi, ha raggiunto livelli altissimi d’inflazione. Secondo l’Istituto di statistica nazionale Tuik, infatti, a giugno l’inflazione ha raggiunto il 78,62% mentre a partire da maggio l’aumento dei prezzi è del 4,95%.

L’istituto indipendente Enag, invece, ha pubblicato i dati riguardanti l’inflazione su base annua: lo scorso mese ha toccato il 175,55% mentre da maggio a giugno l’8,31%.

Il Paese guidato da Erdogan non vedeva percentuali così alte da settembre 1998. Secondo il rapporto ufficiale di Tuik, i prezzi sono aumentati soprattutto nel settore dei trasporti (123,37%), alimenti e bevande non alcoliche (93,93%), arredamento per la casa (81,14%), hotel, bar e ristoranti (79,95%).

Ma in tutto ciò, cosa sta facendo il presidente turco? Ora vediamo insieme le sue mosse.

Le mosse di Erdogan per contrastare l’inflazione

Secondo una notizia riportata da Il Fatto Quotidiano, il governo di Ankara ha pensato di costringere le aziende a vendere valuta forte per contrastare l’inflazione e sostenere la lira turca.

La recente restrizione sui prestiti del governo potrebbe aiutare la valuta locale a riprendersi ma non senza dannosi effetti collaterali.

Un’altra soluzione sarebbe quella di farsi aiutare dall’Arabia Saudita. Di recente Mohammed bin Salman, il principe ereditario dell’Arabia Saudita è stato in Turchia. Questo gesto mostra un riavvicinamento politico tra i due Paesi che per anni si sono dimostrati distaccati a livello diplomatico.

Dal 2020, infatti, è presente in Arabia Saudita un boicottaggio informale delle merci turche. Tuttavia, adesso i legami sembrerebbero essersi ristabiliti da entrambe le parti.

Manca poco alle elezioni presidenziali, quasi meno di un anno, e l’attuale presidente turco, Erdogan, sta facendo di tutto per attirare consensi. I salari minimi sono stati da poco aumentati per far accrescere l’approvazione nei suoi confronti.

Nonostante le sue mosse elettorali, il 50% di persone intervistate nel sondaggio Metropol ha dichiarato di non essere d’accordo sul modo in cui il presidente sta lavorando. Ad elevare la disapprovazione tra i cittadini, la possibile richiesta di Erdogan di aumentare il suo stipendio del 40%.