Domenica è morto il pittore russo naturalizzato tedesco Dimitri Vrubel all’età di 62 anni per cause non ancora note.
Tra le sue opere, la più famosa è il “Bacio della Fratellanza Socialista” tra il leader dell’Unione Sovietica Leonid Brezhnev e il leader della Germania dell’Est, Erich Honecker.
L’opera è diventata negli anni un vero e proprio monumento iconico fotografato e visitato da migliaia di turisti ogni anno in visita a Berlino.
Sua moglie, l’artista Viktoria Timofeyeva, qualche settimana fa aveva scritto sui social che suo marito era stato ricoverato a giugno a causa del coronavirus. Successivamente, a Vrubel è stato indotto il coma artificiale per via di insufficienza cardiaca.
Ma ora vediamo insieme un po’ la vita del celebre pittore.
Chi era Dimitri Vrubel
Dimitri Vrubel, nato a Mosca il 14 giugno 1960, aveva studiato all’Università Statale Pedagogica di Mosca. Decise di trasferirsi a Berlino nel 1990 poco dopo la caduta del Muro e della riunificazione tedesca.
Aveva frequentato nella capitale sovietica la scuola d’arte, tuttavia, non si diplomò. Ciò non gli impedì di unirsi come membro all’Unione degli Artisti dell’Urss.
Nel 1986 organizzò mostre d’arte illegali nel suo appartamento di Mosca e l’anno successivo entrò a far parte del “Club dell’Avanguardia” insieme ad alcune delle migliori figure culturali non ufficiali. Tra questi lo scrittore e artista Dmitry Prigov e il poeta Lev Rubinstein.
Nel 2001 creò un calendario con i ritratti di Vladimir Putin intitolato “I 12 stati d’animo di Putin“. Quest’opera ha avuto un inaspettato successo tra la popolazione russa con numerose vendite.
Nel 2020, è stato testimone della difesa di due curatori accusati di incitamento all’inimicizia religiosa a causa di una mostra intitolata “Arte proibita – 2006“.
In quell’occasione aveva dichiarato: “siamo ancora una volta in un Paese in cui lo Stato sostiene una posizione e un’estetica e definisce illegale tutto il resto. È orribile”.
Nonostante sia stato spesso criticato per le sue opere provocatorie, lui replicava dicendo che la sua missione era quella di: “Riportare l’arte e le persone insieme”.