Il governo Meloni ha intenzione di alzare la soglia dei pagamenti obbligatori con il bancomat da 30 a 60€. Solo lo scorso giugno era stata introdotta una sanzione per i commercianti che non avessero accettato qualsiasi transazione elettronica.
Nel 2019 la Commissione Europea aveva dato linee guida per potenziare i pagamenti elettronici obbligatori, abbassando la tassa sulle piccole transazioni. La nuova legge di bilancio andrebbe quindi contro il PNRR, proprio come l’innalzamento del limite al contante.
Obbligo Pos oltre i 60 euro: la nuova legge di bilancio
Tra le varie manovre che il governo Meloni ha proposto riguardo la legge di bilancio c’è quella che prevede l’eliminazione di sanzioni per i commercianti che non accettano i pagamenti con il Pos, alzando il limite a 60 euro.
Solo lo scorso giugno infatti era entrata in vigore la legge che avrebbe sanzionato chi non accettava pagamenti elettronici, qualunque fosse l’importo. Era infatti obbligatorio accettare la carta per qualsiasi transazione già da qualche anno, ma durante l’estate era finalmente stata introdotta una sanzione.
La manovra del governo prevede di eliminare questa legge e fare un notevole passo indietro in materia. I commercianti potranno ora negare una transazione elettronica fino ad un massimo di 60€. Questo cambiamento ha causato notevoli malcontenti, e viene visto come retrogrado.
Meloni si scontra con la Commissione Europea: il PNRR
La scelta del governo di eliminare le multe per i commercianti che non dovessero accettare pagamenti con carta al di sotto dei 60€ va contro gli impegni presi attraverso il PNRR.
Nel 2019 la Commissione Europea aveva raccomandato all’Italia di contrastare l’evasione fiscale, soprattutto per ciò che riguarda l’omessa fatturazione, e di potenziare i pagamenti elettronici e abbassando il limite per i pagamenti con contanti.
Solo rispettando queste raccomandazioni l’Italia può ricevere i fondi europei del PNRR. La Commissione ha stabilito che la manovra del governo va contro gli impegni presi dall’Italia e favorisce l’evasione fiscale. Se Meloni scegliesse di proseguire con questa legge andrebbe contro la Commissione riguardo le verifiche periodiche del PNRR, il quale include una serie di misure di ricostruzione del paese in risposta a cambiamenti importanti.
L’esecutivo ha quindi dichiarato che rinuncerà al provvedimento se all’Italia non verrà offerta alcuna via d’uscita dall’interpretazione delle raccomandazioni della Commissione. Allo stesso modo, anche per implementare la flat tax sui redditi fino a 85 mila euro era necessaria l’approvazione d Bruxelles. Nel 2025 entrerà in vigore una legge che consente ai Paesi di applicare un IVA forfettaria sui redditi fino a 85 mila euro. Tuttavia, prima di allora l’Italia dovrà stare alle regole imposte dalla Commissione.