Cos’è il Voguing, ballo legato all’ambiente LGBTQ+? | Polemica in un liceo di Empoli

In un liceo di Empoli hanno preso il via lezioni di Voguing, una specialità di ballo tipica degli ambienti e delle comunità LGBTQ+. Durante le ore di educazione fisica gli studenti si divertono a ballare e ad imparare un nuovo stile.

La deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta ha dato via ad una polemica dichiarando che si tratta di ” un ennesimo tentativo di diffondere la teoria gender nelle scuole“. Il liceo si è prontamente difeso: ecco cosa è successo.

Cos’è il Voguing?

Un liceo di Empoli ha dato il via ad un progetto sul Voguing, ovvero uno stile di ballo piuttosto diffuso all’interno della comunità LGBTQ+. Durante le ore di educazione fisica gli studenti hanno l’opportunità di imparare questo tipo di danza, dando sfogo alla loro creatività e personalità.

Il progetto prevede che ogni alunno porti con sé da casa un oggetto, come un paio di occhiali da sole o un cappello, e lo indossi a scuola, camminando e cercando di tenere una postura corretta. L’esercizio ha lo scopo educativo di far crescere autostima nei ragazzi, e di aiutarli a prendere coscienza del proprio corpo e dei propri movimenti.

Il tema sui cui si basa il progetto è quello dell’inclusione. La preside ha più volte ribadito che si tratta di un compito a fine prettamente educativo, e non è sicuramente un tentativo per diffondere alcun tipo di ideologia.

La polemica di Fratelli d’Italia

L’idea di questo progetto innovativo proposta dal liceo di Empoli si è rapidamente diffusa, catturando l’attenzione anche di alcuni politici. In particolare, la deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione con lo scopo di valutare se fosse “opportuno” per ragazzi minorenni prendere lezioni di Voguing; la deputata ha sottolineato come il Voguing sia un ballo LGBTQ+. In aggiunta, La Porta ha portato l’attenzione a presunti scambi di ruoli e abiti tra ragazzi e ragazze.

Secondo La Porta è “inaccettabile e lesivo delle liberta personali” che i ragazzi vengano obbligati a seguire un corso come quello di Voguing. La deputata considera questo progetto come un altro tentativo di “diffondere la teoria gender nelle scuole”.

Chiaramente non è di questo che si tratta, in quanto, come ha sottolineato poi la dirigente della scuola Valeria Alberti, nessuno è mai stato obbligato a partecipare al progetto. In aggiunta, sebbene il ballo abbia le sue radici nella comunità LGBTQ+, viene ora praticato da chiunque. Il “polverone” alzato dal partito ha strumentalizzato l’iniziativa della scuola con lo scopo di scagliarsi contro l’inclusione LGBTQ+ nelle scuole.