Una nuova stretta sl fumo potrebbe apportare decisive modifiche allo stile di vita di numerosi italiani.
È quanto dichiarato in un provvedimento ad opera del Governo, il quale entro l’anno ha deciso di emanare un aggiornamento alla precedente legge Sirchia per fare in modo che il divieto di fumare venga esteso ad un maggior numero di luoghi.
No alle sigarette nei dehor dei bar e nelle aree fumatori interne – le quali potrebbero essere definitivamente abolite – ma neppure all’aperto nei parchi o nelle fermate dei mezzi pubblici.
E la stretta non riguarda solamente il fumo del tabacco, ma le stesse sorti toccheranno anche alle sigarette elettroniche o qualsiasi loro derivato.
Dopo 20 anni di Legge Sirchia tornano i divieti sul fumo
Sono infatti passati esattamente 20 anni dalla prima legge a tutela della salute dei non fumatori, anche nota come legge Sirchia. Girolamo Sirchia infatti era il Ministro della Salute della Legislatura del 2003, durante la quale venne approvata la legge n. 3/2003 dell’articolo n.51 la quale affermava il diritto delle persone di non essere esposte al fumo passivo.
La norma sarebbe entrata in vigore solamente nel gennaio 2005, e recitava: “È vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di: a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico; b) quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati”.
I risultati a seguito della messa in prova di tale legge apparvero del tutto incoraggianti. Secondo le stime infatti nel 2005 – dopo l’entrata in vigore della normativa – il 90% degli italiani si dichiarava favorevole ai limiti al fumo nei luoghi chiusi (indagine dell’Istituto Superiore di Sanità).
Dopo anni di calo del numero di fumatori a livello nazionale però, ultimamente si sono registrati numerosi incrementi – a seguito anche del periodo pandemico durante il quale il vizio della sigaretta ha costituito un ‘porto sicuro’ per gran parte degli italiani. A tal proposito la necessità di ripensare alla norma sociale in chiave moderna, portando all’attenzione in merito ad una problematica che direttamente o indirettamente coinvolge l’intera cittadinanza.
Con il nuovo aggiornamento infatti, i tecnici stanno lavorando ad una stretta totalizzante dell’utilizzo del tabacco e delle sigarette elettroniche che non potranno più essere utilizzate negli spazi pubblici. Per i trasgressori, multe fino a 275 euro.
In occasione dei 20 anni dal varo di tale normativa e del suo aggiornamento, le parole del professore Girolamo Sirchia nel Convegno Nazionale SITAB tenutosi nel novembre 2022 ci appaiono quanto mai attuali. «È stata una legge osteggiata in tutti i modi possibili e che poi, anche con un po’ di fortuna, è stata approvata. Ha ferito l’industria del tabacco e ha contribuito ad un chiaro calo di consumo, molto diverso dal calo registrato da quando sono stati introdotti la sigaretta elettronica e il tabacco riscaldato, perché lì si è trattato spesso di un semplice travaso di consumatori dalla sigaretta tradizionale. Naturalmente, come tutte le cose che feriscono c’è chi cerca di indebolirla e questi tentativi sono tuttora in corso».