Ancora incertezze in merito alla morte di Marcello Vinci.
Il 29enne è stato ritrovato senza vita a Shanghai, nella capitale cinese, dove si era trasferito nel 2017. La tragedia è avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 marzo ma le autorità locali sembrano non avere ancora fornito alcuna notizia ufficiale.
Intanto sui social network la famiglia del giovane, risedente a Fasano (un paese in provincia di Brindisi) continua i propri appelli per fare luce sulla vicenda: “Sono la mamma di Marcello
chiunque degli amici a avuto contatti con Marcello tra il 5 e il 6 marzo, chiedo umilmente di fornirmi ogni minimo dettaglio, potrebbe essere di gran aiuto alle indagini” si legge su Facebook.
Cosa sappiamo di Marcello Vinci?
Il giovane era originario della Puglia, nello specifico di un piccolo paesino denominato Martina Franca, a Taranto, dove risedeva con la famiglia. Dopo aver frequentato un corso presso la Bejing Language and Culture University e aver conseguito la laurea in Relazioni Internazionali, il giovane aveva deciso di trasferirsi in Cina in qualità di interprete per un’azienda che opera nel commercio di beni made in Italy nel paese asiatico, la Micilo. La sua tesi infatti, nell’Istituto di studi internazionali, aveva proprio riguardato l’importanza del marchio italiano nel mercato cinese.
Le circostanze della sua morte sono ancora sconosciute. L’ultimo post social risale a fine gennaio, una foto del 29enne nei pressi di Guangdong (nelle zone di Canton) in occasione dell’ultimo giorno dell’anno della tigre del calendario cinese.
A dare pubblicamente la notizia della sua morte è stata la madre – Angela Berni – la quale ha cercato di ottenere ulteriori informazioni da qualsiasi amico che potesse avere avuto contatti col giovane. Dalle piattaforme online emerge che l’interprete aveva sofferto particolarmente il periodo pandemico e aveva riscontrato alcuni disturbi post-traumatici in seguito alle molteplici quarantene. Dopo un weekend trascorso nel suo paese natio infatti si era sfogato con i suoi followers di Facebook esprimendosi così: “Mentre voi vivete senza mascherine da anni, io mi preparo a fare l’ennesima quarantena. Tengo a precisare che sono stato rinchiuso 2 settimane tra luglio e agosto, 27 giorni in 30 giorni totali nel mese di settembre, una settimana a ottobre e….avevo finito l’ultima quarantena di 7 giorni 3 giorni fa”.
Le autorità cinesi non sembrano aver dichiarato ancora nulla di certo e sulle cause della morte di Marcello aleggia ancora un ambiguo mistero. Apparentemente il ragazzo non avrebbe avuto alcuna intenzione di rimanere per altro tempo nel paese asiatico, come dichiarato in un post datato 6 dicembre: “l’unico desiderio sotto l’albero è che questo sia il mio ultimo anno in Cina.”
E così, tragicamente, è stato.