Pagare per superare il confine di un Paese nell’Unione Europea? O meglio, ex- Unione Europea?
Eh sì, è la nuova legge approvata nel Regno Unito.
L’Eta – Electronic Travel Authorisation – sarà in vigore dal 2024 e costringerà turisti e professionali che vorranno soggiornare nei territori inglesi a pagare una somma di denaro e compilare un modulo preventivo.
La modalità di funzionamento ricorda molto la Esta statunitense, ovvero la documentazione necessaria agli stranieri per poter entrare in America del Nord.
La principale differenza? Sembra paradossale che in così poco tempo dall’approvazione della Brexit il Regno Unito stia diventando man mano un paese sempre più inaccessibile ai molti europei.
Vediamone insieme i perchè.
Dall’uscita dalla comunità all’autorizzazione elettronica
L’autorizzazione elettronica di viaggio sarà effettuabile tramite applicazione e prevederà il pagamento di una non precisata ‘piccola cifra’ che però – secondo quanto spiegato nel comunicato ufficiale del Governo – dovrebbe aggirarsi intorno alle 10 sterline (11 euro) e “sarà in linea con gli analoghi programmi internazionali e i singoli potranno effettuare più visite nel Regno Unito nell’arco di un periodo di validità di due anni”.
Un vero e proprio visato dunque che permetterà il rafforzamento delle frontiere arrivando a coprire un’estensione globale. I primi a doverlo adoperare infatti saranno gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar) e la Giordania, che hanno la precedenza per interessi economici rispetto ai Paesi Europei e potranno dunque farne richiesta già nell’Ottobre 2023.
Come dichiarato dal ministro dell’immigrazione Robert Jenrick: “Il rafforzamento delle nostre frontiere rimane una delle principali priorità del governo. (…) Gli Eta miglioreranno la sicurezza delle nostre frontiere aumentando le nostre conoscenze su coloro che cercano di entrare nel Regno Unito e impedendo l‘arrivo di coloro che rappresentano una minaccia”.
Il nuovo sistema renderà dunque obbligatorio il possesso dell’Eta per tutti i visitatori provenienti da tutto il mondo (anche turisti Americani e Austrialiani che precedentemente non necessitavano della presentazione di alcuna domanda) che desiderano soggiornare per un massimo di sei mesi, mentre per periodi di tempo maggiori sarà obbligatorio il visto. Il discorso rimane il medesimo anche per coloro che faranno il loro ingresso nel Regno Unito attraverso l‘Irlanda.
La disposizione sarà però bilaterale: non solo gli europei, ma anche i britannici in viaggio verso la Ue si scontreranno con un sistema simile, l’Etias – European Travel Information and Authorisation System.
Per il momento non è ancora stato precisato quali possano essere i criteri utilizzati per effettuare il controllo sui turisti e le informazioni sulle modalità di ottenimento dell’autorizzazione sono ancora molto vaghe. Occorrerà attendere ancora qualche tempo prima di poter presentare un quadro più chiaro.