Roger Waters annuncia un’azione legale contro Francoforte.
È stata annunciata di recente la notizia dell’annullamento del concerto di Roger Waters previsto per il 28 maggio 2023 alla Festhalle di Francoforte.
La decisione, presa dal governo dell’Assia e dalla città di Francoforte, è stata annunciata in un comunicato consultabile pubblicato dalla città di Francoforte sul Meno.
La cancellazione del concerto del musicista dei Pink Floyd non sarebbe legata a motivi logistici o di sicurezza, ma a idee che l’artista avrebbe espresso in più occasioni e che non sono state particolarmente gradite da Francoforte.
Le motivazioni della decisione sono espresse nel comunicato pubblicato da Francoforte, nel quale si parla di un “persistente atteggiamento anti-Israele” dell’artista e del fatto che sia considerato “uno degli antisemiti dall’impatto di più vasta portata al mondo”.
Si sottolinea inoltre il fatto che Waters abbia chiesto in più occasioni il “boicottaggio culturale di Israele”, paragonandolo al regime di apartheid del Sudafrica e facendo pressione sugli artisti affinché cancellassero gli eventi in Israele.
Un altro elemento che testimonierebbe l’ideologia antisemita di Waters secondo il comunicato sarebbe il famoso pallone a forma di maiale con l’immagine della Stella di David che ha fatto parte della scenografia di Waters in più di 200 concerti dal 2010 al 2013.
Intanto anche a Monaco di Baviera sembrerebbe che si stia cercando di cancellare il concerto di Roger Waters previsto per il 21 maggio nella Olympiahalle.
La risposta di Roger Waters
Contro questa decisione il fondatore dei Pink Floyd ha intrapreso un’azione legale.
Giudicata un’ingiustizia dal cantante e dai suoi fan, la situazione è gestita dal manager di Waters, Mark Fenwick, e dai suoi legali, che stanno cercando di risolvere la situazione ed evitare la cancellazione del concerto.
Come risposta al comunicato della città di Francoforte lo staff del cantante dichiara pregiudizievole e ingiustificabile la decisione di annullare il concerto e si appellano al diritto della libertà di espressione.
Il cantante giudica la mossa di Francoforte come un tentativo di metterlo a tacere e chiede di “garantire la protezione del suo fondamentale diritto umano alla libertà di parola e di tutti gli spettatori che vogliono assistere alle sue esibizioni, affinché siano liberi di farlo a Francoforte, a Monaco e in qualsiasi altra città di qualsiasi altro paese”.
Waters ritiene inoltre che questa decisione potrebbe portare gravi conseguenze di vasta portata per gli artisti e gli attivisti di tutto il mondo.
Il cantante considera la cancellazione del concerto una decisione anticostituzionale e basata sulla “falsa accusa che Roger Waters sia antisemita, cosa che non è”.
Anche Katie Helper, giornalista statunitense, si interessa alla vicenda. La donna ha lanciato una petizione per chiedere di far esibire Roger Waters in Germania. La donna dichiara: “Noi artisti, musicisti, scrittori e altri personaggi pubblici e organizzazioni siamo profondamente turbati dai recenti sforzi dei funzionari tedeschi per screditare e mettere a tacere il musicista Roger Waters”. Tra i firmatari della petizione si elencano nomi come Brian Eno, Ken Loach, Eric Clapton, Tom Morello e tanti altri.
In passato anche organizzazioni per i diritti umani tra cui Amnesty International avevano definito Israele uno stato di apartheid.