Nella mattinata di venerdì 17 marzo degli attivisti hanno imbrattato di vernice la facciata di Palazzo Vecchio a Firenze.

Si tratta di due ambientalisti che hanno usato degli estintori per spargere della vernice arancione lavabile sulla facciata dello storico palazzo di Firenze.

A intervenire sono stati degli agenti e il sindaco della città, Dario Nardella. Il sindaco, che in quel momento stava effettuando un sopralluogo sull’Arengario, si è esposto in prima persona ed è subito intervenuto per bloccare i due attivisti.

Nel video postato sui social si vede chiaramente Nardella afferrare uno dei due attivisti da dietro e ripetergli ripetutamente “Levati, levati. Che cazzo fai?”.

La piazza era piena di turisti e tutti i presenti hanno cominciato a fischiare e a inveire contro gli attivisti, che sono stati portati via dalla pulizia municipale.

In piazza erano inoltre presenti dei restauratori esperti che si trovavano lì per altri interventi, questi ultimi insieme al sindaco si sono messi subito all’opera per ripulire la facciata del Palazzo Vecchio dalla vernice degli attivisti.

Secondo quanto riportato dalle agenzie, nel blitz sono coinvolte due persone che sono state fermate dalle forze dell’ordine.

L’azione sembrerebbe essere stata organizzata in seguito alla bocciatura in commissione di bilancio del Senato della Repubblica di alcuni emendamenti e un disegno di legge riguardante il taglio di diversi sussidi ambientalmente dannosi.

“Perché lo facciamo? Basta considerare uno fra i tanti fatti di attualità: ieri sono stati rifiutati dalla commissione bilanci degli emendamenti al PNRR per il taglio di sussidi pubblici alle fonti fossili”. Così scrivono gli ambientalisti sul loro profilo Twitter Ultima Generazione.

“Sono dei barbari, non è così che si protesta, dovrebbero difenderla la civiltà”, commenta il sindaco riguardo l’accaduto.

Gli ambientalisti di Ultima Generazione

Non è la prima volta che gli ambientalisti attaccano monumenti e opere d’arte in segno di protesta. Sono molteplici i casi in cui gli ambientalisti hanno imbrattato opere d’arte per poi filmare il tutto e postarlo in rete. Il motivo sarebbe una campagna di sensibilizzazione per i cambiamenti climatici e per la situazione ambientale in cui ci troviamo in questo momento.

Tra le opere d’arte si contano moltissimi quadri presi di mira dai giovani attivisti tra cui dipinti di artisti come Monet, Van Gogh, Constable, Boccioni, Vermeer e Goya.

Uno degli episodi che ha creato più scandalo è quello accaduto a Londra nella National Gallery, quando a ottobre dell’anno scorso due attiviste hanno rovesciato una zuppa sul famosissimo quadro di Van Gogh I girasoli.

I protagonisti delle azioni sono dei giovani militanti appartenenti a un movimento trasversale europeo che si schiera per l’ambiente e l’ecologia. Del movimento fanno parte i gruppi Just Stop Oil, Extinction Rebellion e Ultima Generazione, gruppo italiano autore dell’attacco a Palazzo Vecchio.

Il movimento è esteso in tutta Europa e ha colpito diversi musei in numerose città europee tra cui Roma, Milano, Londra, Firenze e Parigi.

Per ora nessun danno causato dagli ambientalisti è risultato irreparabile, ma siamo sicuri che è attraverso il danneggiamento di opere d’arte che si ottiene l’attenzione per l’ambiente?