Si trova già online il cedolino delle pensioni di aprile 2023, ma dato il meccanismo di perequazione introdotto nel gennaio 2023 (con un tasso del 7,3%) non mancheranno sorprese tra aumenti e arretrati ancora da versare.
La perequazione comporta una rivalutazione legata all’aumento del costo della vita, con la quale l’Inps si occuperà di erogare un incremento ai lavoratori pensionati. Inizialmente l’iniziativa era stata riservata ai soli assegni di 1/4 più bassi del trattamento minimo, ma nel mese di marzo è stata estesa all’intero collettivo, incluse le pensioni minime (fissate a 572 euro, ma fino ai 600 euro per i soli over 75).
Cosa cambia e quanto dovrebbe spettare ad ogni categoria?
Il pagamento della pensione di aprile comprenderà anche gli arretrati dei pensionati che hanno diritto agli incrementi previsti dal governo. Si tratta nello specifico di circa 27 euro in più per gli under 75 e di 102 euro per gli over 75 (rispettivamente 9 euro e 34 euro per le tre mensilità di gennaio, febbraio e marzo).
La rivalutazione per fasce di reddito si divide in:
- 100% dell’inflazione – corrispondente a un aumento del +7,3% – per le pensioni che arrivano a essere fino a 4 volte il trattamento minimo
- 90% dell’inflazione – corrispondente a un aumento del +6,57% – per le pensioni tra le 4 e 5 volte il trattamento minimo
- 75% dell’inflazione – corrispondente a un aumento del +5,475% – per le pensioni di oltre 5 volte il trattamento minimo
Oggi lunedì 3 aprile 2023 è il primo giorno bancabile nel quale si assisterà a tali bonifici, in quanto il primo giorno del mese è caduto di sabato. Per ritirare l’assegno ci si può recare fisicamente in banca (in questo caso ci si può presentare il primo del mese) oppure compilare un documento per richiedere un accredito.
Chi decidesse di recarsi nella propria filiale per ottenere fisicamente l’assegno, dovrà rispettare il consueto calendario di scaglionamento suddiviso in ordine alfabetico:
- sabato 1 aprile (sola mattinata) sarà riservato alle lettere A e B
- lunedì 3 aprile: lettera C – D;
- martedì 4 aprile: lettera E – K;
- mercoledì 5 aprile: lettera L – O;
- giovedì 6 aprile: lettera P – R;
- venerdì 7 aprile: lettera S – Z.
Gli aumenti mensili netti prevederanno tali somme:
- per una pensione lorda di 525 euro (minimo) sarà previsto un aumento mensile netto di 38 euro.
- per una pensione lorda di 1.000 euro – aumento mensile netto di 52 euro
- per una pensione lorda di 1.500 euro – aumento mensile netto di 75 euro
- per una pensione lorda di 2.000 euro – aumento mensile netto di 100 euro
- per una pensione lorda di 2.500 euro – aumento mensile netto di 111 euro
- per una pensione lorda di 4.000 euro – aumento mensile netto di 150 euro
Per avere un’idea in merito agli importi che dovrebbero spettare a ogni singolo cittadino in relazione alla situazione pensionistica ricoperta, ci si può rivolgere al sito online dell’Inps e cliccare sul servizio delle notifiche di pagamento della pensione. Necessario è il possesso delle credenziali digitali Spid con le quali, una volta effettuato l’accesso alla propria pagina personale, si potrà aprire il ‘cedolino pensione e servizi collegati’.