Ci ha lasciato a 77 anni una leggenda del nostro calcio anni ’60 e ’70: Sergio “Bobo” Gori. Si è spento nella clinica Multimedica di Sesto San Giovanni, dove era ricoverato da un paio di settimane. Milanese di nascita, è cresciuto nel settore giovanile della Grande Inter. Particolarmente ben ricordato anche a Cagliari, dove ha giocato 5 stagioni. Proprio lì ha conquistato una delle sue vittorie più belle e sentite, vincendo da protagonista l’unico scudetto della compagine sarda da assoluto protagonista. La coppia offensiva con “Rombo di Tuono” Gigi Riva e “Bobo”Gori è ancora nel cuore dei tifosi rossoblù.
Il Palmarès di una leggenda, tra Inter, Cagliari e Juve
Analizzandone il palmarès appare subito evidente perché rimarrà nella memoria e nel cuore di tantissimi appassionati di calcio, italiani e non solo. Quattro scudetti vinti con tre squadre diverse (solo in 6 nella storia della Serie A sono riusciti a fare altrettanto), due con la grande Inter di Angelo Moratti, uno con il Cagliari e uno con la Juventus. Una Coppa dei Campioni e due Intercontinentali, sempre con l’Inter, successi internazionali contornati dall’argento mondiale di Messico ’70 e dalla Coppa Uefa del ’77 con la Juve. Una serie di vittorie decisamente invidiabile, direi, facendo parte di grandissime compagini e vivendo alcuni degli anni migliori in assoluto del calcio italiano.
La carriera di Sergio “Bobo” Gori
Dopo la militanza nel settore giovanile dell’Inter, Gori esordisce in Serie A con i nerazzurri nel ’64. Non riesce a mettersi particolarmente in luce, ma conquista da riserva importanti vittorie. Passa al Vicenza in prestito, in entrambe le stagioni è capocannoniere della propria squadra e aiuta a scongiurare la retrocessione in B della stessa. La seconda parentesi Interista non è delle migliori e si configura così una maxi-operazione che lo porta a Cagliari. Questa operazione porta in Sardegna anche Angelo Domenghini e Cesare Poli in cambio di Roberto Boninsegna e 220 milioni di lire. In Sardegna Gori gioca le migliori stagioni della propria carriera. Protagonista assoluto dello scudetto storico del 69-70 con il partner d’attacco Gigi Riva e vice-campione del mondo a Messico ’70. Sono indiscutibilmente i migliori anni in carriera e quelli che gli hanno consegnato lo status di leggenda del club. Questo fattore è certificato anche dall’inclusione di “Bobo” nell’hall of fame della compagine Sarda. Nel ’75 passa alla Juventus, con cui si toglie lo sfizio del quarto campionato personale e di una Coppa Uefa. L’ultima parentesi in A è al Verona, in cui milita nella stagione 77-78, prima di chiudere la carriera in C2 al Sant’Angelo. Lo score complessivo di 293 presenze e 62 reti nella massima serie italiana è da grande campione.