Gisella Gandia

Una Madonna che ogni tre del mese piange lacrime.. sì, ma di maiale!

È la storia di Gisella Cardia, una veggente 53enne originaria siciliana che recentemente si è trasferita a Trevignano Romano dopo essere stata condannata in seguito ad una bancarotta. L’ex imprenditrice infatti era sparita dalla circolazione dopo la condanna a due anni – non scontati in quanto in assenza di precedenti – e adesso si trova nel paesello laziale a sostenere che la madonna in suo possesso sia in grado di piangere lacrime di sangue.

Ma non è tutto.
La donna avrebbe anche sostenuto di essere rimasta incinta dello Spirito Santo, aver ricevuto le stigmate e poter compiere miracoli, come la moltiplicazione di pizza e gnocchi o la guarigione dei suoi cari.

Il tutto alla mercé di coloro che, convinti delle parole della Cardia, hanno iniziato a rivolgerle ingenti donazioni di denaro.

Cosa sappiamo delle apparizioni della Madonna a Trevignano?

Una piccola madonnina presa a Medjugorje nel lontano 2016 in grado di piangere lacrime di acqua e sangue. 

Questo è il bene prezioso posseduto da Gisella Cardia – all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla – che adesso con i soldi dei fedeli che si sono recati a vedere la Madonna si sono dati ad una fuga all’estero. La donna e il marito avrebbero a tal proposito fondato una Onlus – La Madonna di Trevignano Romano – presso la quale molti pellegrini avevano lasciato le loro offerte dopo aver assistito al suggestivo spettacolo del pianto della Vergine.

Ma la Chiesa – sospettando di tale bizzarro fenomeno – avrebbe incaricato un investigatore a svolgere le inerenti indagini per comprendere cosa ci sia dietro a tale pianto. Il vescovo di Civita Castellana, mondignor Marco Salvi, ha quindi istituito “una commissione per effettuare un’indagine, finalizzata ad approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti che si verificano da qualche tempo a Trevignano Romano, decisione arrivata dopo essersi consultato con gli organismi preposti al governo della diocesi”. L’esito? Le lacrime sarebbero compatibili “per consistenza, colore e densità, con sangue di maiale”.

Ma ancora più sbalorditi sono rimasti fedeli nello scoprire che la donna – attesa l’8 maggio all’udienza nel Tribunale di Civitavecchia – sarebbe preventivamente sparita nel nulla, facendo perdere ogni sua traccia. Insieme a lei il marito Gianni, il quale è stato rintracciato per alcuni movimenti sospetti quali il prelievo di una somma di denaro considerevole direttamente dalla Onlus creata ad hoc per visionare il fenomeno della Madonna. I due avrebbero “staccato le utenze della casa in affitto (…) lasciando l’Italia in Macchina”. Gli inquirenti pensavo possano aver raggiunto il cugino di Gisella in Romania, mentre altri avanzano l’ipotesi di una fuga in Polonia – paese nel quale è racchiusa la maggior parte dei fedeli della Onlus Madonna di Trevignano Romano – o ancora nella natia Sicilia.

Ciò che è certo è che non si hanno più tracce di Gisella Cardia, denunciata ora ulteriormente per le truffe e i raggiri compiuti ai danni dei pentiti che in suo nome avrebbero sborsato ingenti quantità di denaro, senza però mai ricevere alcun beneficio in cambio.