Chi è Nasra Ali Abukar, la velocista somala col peggior tempo di sempre alle Universiadi?

Un’atleta somala, Nasra Ali Abukar, ha corso una batteria di qualificazione dei 100 metri donne delle Universiadi in corso a Chengdu, in Cina, in 21”81 chiudendo la gara all’ottavo e ultimo posto. Un risultato che si attesta come la peggior prestazione di ogni tempo nella storia di questa manifestazione, ed è di più di dieci secondi superiore alla vincitrice di questa prova, la brasiliana Silva Mourao, che ha corso in 11”58.

La vicenda

Le scarsissime prestazioni di un’atleta nei 100 metri femminili ai Giochi mondiali universitari che si stanno svolgendo a Chengdu, in Cina, hanno sollevato uno scandalo che prima è esploso sui social e poi si è diffuso in Somalia, la nazione di appartenenza dell’atleta. Che a quanto pare, tutto sarebbe tranne che un’atleta. Le perplessità sull’intera vicenda sono sorte già quando le telecamere hanno inquadrato la ‘velocista’ ai blocchi di partenza: difficile pensare che in un Paese con milioni di abitanti quella fosse la miglior rappresentante da inviare a una competizione. Non solo fisicamente non rispecchiava una tipica atleta dello sport in questione, ma non aveva neanche la minima cognizione di tecniche di corsa. Il filmato della gara si è fatto imbarazzante quando, dopo qualche decina di metri, la somala è addirittura sparita dall’inquadratura, seminata dalle altre concorrenti. La Abukar è arrivata ultima, con il distacco accusato al traguardo rispetto alle altre ragazze, circa 10 secondi (la vincitrice ha corso in 11.40). Il tempo finale è peraltro il peggiore nella storia della competizione.

La verità

Il video della corsa è diventato virale, arrivando a quasi 40 milioni di visualizzazioni e facendo chiedere a tutti perché un’atleta palesemente non all’altezza, e senza precedenti di gare, sia stata scelta dal Ministero della Gioventù e dello Sport in Somalia per rappresentare il suo Paese. Lo scandalo è arrivato velocemente in Somalia e in molti hanno chiesto le dimissioni di chi ha selezionato la ragazza, in primis il ministro della Gioventù e dello Sport, con chiamata di corresponsabilità anche per il Governo, vista le conseguenze a livello internazionale per l’immagine del Paese africano. Secondo quanto denunciato, Nasra Ali Abukar sarebbe la nipote del presidente somalo dell’atletica leggera: dunque la sua inclusione nella squadra ai Giochi mondiali universitari sarebbe dovuta a evidente nepotismo.

La vicenda ha avuto una tale risonanza in tutto il mondo che tentare di nasconderla sarebbe stato davvero impossibile: la Somali Athletics Federation ha dichiarato che ci sarà un’indagine sulla selezione della Abukar per i Giochi mondiali universitari ed anche a livello politico le conseguenze sono state evidenti. Nel tentativo di reprimere l’indignazione, il ministro della Gioventù e dello Sport Mohamed Barre si è impegnato a individuare i responsabili di ciò che ha definito “un imbarazzo” per il Paese. “Quello che è successo non è appropriato per la comunità somala. Mi dispiace. Ci scusiamo con il popolo somalo”, ha dichiarato il ministro.