Si chiama Leonardo Vincenti, ha dieci anni ed è di Bergamo: con lui l’Italia vince anche negli scacchi o meglio, stravince.
Leonardo infatti non solo è tra i migliori 20 scacchisti al mondo nella sua categoria ma è anche il più giovane italiano ad aver conquistato il titolo di Maestro. Per una disciplina che in Italia, nonostante sia riconosciuta come un vero e proprio sport dal CONI, non sembra avere mai la giusta attenzione sorge spontanea una domanda: perché proprio gli scacchi? Per rispondere è necessario partire dai primi anni di vita del ragazzo.
Il padre, Francesco, dirigente d’azienda, ci racconta che da quando Leonardo aveva due anni era solito trascorrere le serate con il figlio giocando a scacchi, il cubo di Rubik e molti altri giochi da tavolo. Nessun videogioco o televisione dunque, solo attività stimolanti per la mente e la creatività. Ma il vero turning point è stato il 2020 , nel pieno della pandemia di Covid-19. Con l’aumentare delle ordinanze restrittive aumentava anche il tempo libero e mentre tutti gli italiani si rifugiavano nella tecnologia e nello smart working, Leonardo prendeva le dovute distanze dagli schermi e praticava gli scacchi, giorno dopo giorno. Insomma, una vera e propria fortuna nella sfortuna.
E, come si sa, fortuna più talento non possono che garantire grandi risultati.
Leonardo Vincenti, il suo percorso verso il titolo di Maestro
Nell’Aprile 2021 ha disputato il suo primo torneo e ha vinto il campionato provinciale under 10 di Milano, battendo più di cinquanta ragazzi. Ma questo è stato solo l’inizio. L’anno dopo, ai mondiali under 10 di Batumi, in Georgia, Leonardo si è fermato a un punto e mezzo dal campione del mondo e a un solo punto dal podio. E così l’ultimo successo: il superamento dei 2.200 punti della scala Elo e l’ottenimento del titolo di Maestro. Una carriera appena agli esordi eppure così promettente lascia aperte tutte le porte al sogno di Leonardo che quando gli si chiede cosa vuole fare da grande risponde “lo scacchista professionista” e che spera di superare l’attuale campione in carica Luca Moroni.
Una storia, quella di Leonardo, che in un futuro non troppo lontano potrebbe avvicinare la disciplina degli scacchi ai più giovani, i quali ne trarrebbero infiniti benefici: dallo sviluppo del pensiero critico al miglioramento di tecniche di strategia e pianificazione. Abilità che quanto mai ora, in un mondo sempre più veloce e competitivo, si rivelerebbero utili e fondamentali.