Cos’è la One Chip Challenge? Un giovanissimo ucciso per la nuova folle sfida su TikTok

One Chip Challenge: ingerisci la tortilla più piccante e raggiungi un minuto senza ingerire nulla per attenuarne l’effetto! 

Resistere al calore e al dolore provocati dalla tortilla e registrare la reazione, condividere poi il video online per sfidare gli amici. Questa la sfida che imperversa sui social network tra cui soprattutto, come sempre più di frequente, su TikTok. Il pericolo per i più giovani, di per se elevato, aumenta soprattutto se l’asticella si alza fino a 5 minuti ma soprattutto quando si gareggia per il titolo di “Predator“, acquisibile dopo un’ora di resistenza.

La sfida potrebbe aver causato la morte di Harris Wolobah,  uno studente afroamericano di quattordici anni originario di Worchester, in Massachusetts. L’allarme era stato diramato nella giornata di venerdì 1 settembre: il  quattordicenne lamentava a scuola dolori lancinanti allo stomaco. Una volta ritornato a casa sembrava che migliorasse, tuttavia, nello stesso pomeriggio, poco prima di uscire per prendere parte alla selezione della squadra di basket, il ragazzino aveva nuovamente accusato un malore, decedendo poco dopo. 

Si contano ormai a migliaia i casi di malore, di svenimenti e di problemi respiratori registrati in numerose scuole degli Stati Uniti proprio a causa del consumo della tortilla super-piccante prodotta da Paqui dal 2016. 

Le avvertenze dell’azienda produttrice: “Non mangiarle se hai problemi di salute”

Tra gli ingredienti della tortilla sono indicati il Carolina Reaper Pepper e il Naga Viper Pepper, rispettivamente la prima e la seconda specie di peperoncini più forti al mondo. L’alimento viene servito in una confezione a forma di bara e con un teschio disegnato sopra, disponibile anche su Amazon. La Paqui, azienda produttrice, indica chiaramente i rischi  connessi al consumo  della super patatina, consigliando l’alimento esclusivamente agli adulti: “Non mangiare se sei sensibile a prodotti speziati o allergico al pepe e se hai problemi di salute” “cerca assistenza medica se dovessi sperimentare difficoltà respiratorie, svenimenti o nausea prolungata”.

Dopo la morte del 14enne, pur non essendoci ad oggi alcun legame provato con la challenge, l’intero distretto scolastico di Worchester ha messo al bando il prodotto.

Attualmente si attende l’esame autoptico per accertare l’effettiva esistenza del nesso della triste e assurda vicenda con il consumo dell’alimento superspeziato.

Intanto a cura della cugina del ragazzo è stata aperta una raccolta su GoFundMe per finanziare il funerale del quattordicenne.