Ping pong e freccette sono da sempre i passatempi usati da grandi e piccoli per divertirsi insieme.
Come dimenticarsi le lunghe partite di ping pong al mare con gli amici, i tornei nei villaggi turistici o le sfide di freccette tra amici nei pub.
Questi due passatempi ci accompagnano da sempre in diverse occasioni e piacciono proprio a tutti per la versatilità che hanno e la possibilità di adattarsi a diversi contesti.
Considerarli passatempo è un po’ riduttivo perché sono dei veri e propri sport. Ping pong è uno degli sport più diffusi al mondo, con 40 milioni di atleti agonisti e 300 milioni di atleti amatoriali, ed è anche una specialità olimpica dal 1988.
Anche le freccette sono uno sport ma nonostante la crescente popolarità, non rientrano tra le discipline del programma olimpico. Sono sempre di più le persone che decidono di entrare nel mondo delle freccette e si è svolto di recente, dal 5 al maggio a Pieve di Cento, paese a circa 30km da Bologna, il 37° campionato italiano di freccette di singolo e il 32° campionato italiano di doppio maschile e femminile. A partecipare erano oltre 300 partecipanti provenienti da tutta Italia.
Due sport nati per lo stesso motivo
Apparentemente i due sport non sembrerebbero avere molto in comune, ma in realtà le motivazioni dietro la loro nascita sono le stesse.
La motivazione principale è una: la pioggia. Entrambi gli sport infatti sono stati inventati perché fuori pioveva e le persone si annoiavano.
Il ping pong, chiamato anche tennis tavolo, è nato nel 1884 e trae origine dall’antico gioco Jeu de Paume, pallacorda. Il gioco era diventato famosissimo in Francia dal 1880 e ha ispirato anche la nascita del tennis. Come molti altri sport quindi il ping pong nasce come gioco di svago, per quelle giornate piovose o fredde in cui non si poteva uscire all’aperto a giocare a tennis. Il gioco si sviluppò nei famosi circoli dell’alta società londinese, dove gli aristocratici si riunivano dopo cena.
Per quanto riguarda le freccette la storia sembrerebbe essere un po’ più confusa e il periodo in cui sono state inventate non si sa con certezza. Dietro questo sport ci sono moltissime leggende e storie diverse che raccontano aneddoti sulla loro nascita. Quello che è certo però è che le freccette nacquero come gioco di svago per combattere la noia.
Alcuni raccontano che il gioco sia nato secoli fa nel Regno Unito, quando un forte acquazzone interruppe la competizione degli arcieri. Questi, mentre aspettavano al chiuso, iniziarono a lanciare frecce contro il bersaglio per non annoiarsi. Altri raccontano che i membri dell’esercito nel XIV secolo giocavano a freccette nei loro tempi morti per aumentare il morale delle truppe. Durante gli anni il gioco ha acquisito sempre più popolarità e sono state introdotte numerose varianti, una di queste prevedeva che i giocatori usassero una cerbottana per lanciare le freccette verso il tabellone.
Un dato curioso sul gioco delle freccette riguarda i problemi che ha riscontrato con legislazione inglese, che lo aveva reso illegale perché considerato gioco d’azzardo. Secondo il governo inglese non servivano particolari abilità per giocarci ma solo tanta fortuna.
Il 1908 fu un anno leggendario per questo sport. Foot Anakin, il gestore di un locale, era stato denunciato per aver organizzato il gioco delle freccette. L’uomo, organizzò una difesa alquanto inusuale: portò con sé il bersaglio e le freccette e si mise a giocare davanti a tutti i presenti. Inutile dire che fece centro più volte, chiese così a qualcun altro di provare a fare lo stesso ma nessuno fu in grado. A quel punto il giudice dichiarò che il gioco delle freccette non era un gioco d’azzardo e la causa venne archiviata.