Morto a 91 anni, Fernando Botero è stato uno degli artisti più iconici e riconoscibili del mondo. I suoi quadri, raffiguranti principalmente figure umane dalle forme morbide e voluttuose, sono stati esposti nelle gallerie di tutto il mondo e sono stato oggetto di numerose imitazioni.
Intervistato da El Mundo disse : “Non dipingo donne grasse. Nessuno mi crede ma è vero. Quello che dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta dipingo anche con volume, se dipingo un animale è volumetrico, anche un paesaggio. Mi interessa il volume, la sensualità della forma. Se dipingo una donna, un uomo, un cane o un cavallo, lo faccio sempre con questa idea del volume, non è che ho un’ossessione per le donne grasse”.
Egli usava definirsi come “Il più colombiano degli artisti colombiani” ma è in realtà ben noto il suo legame con l’Italia.
La vita dell’artista in Italia e il riconoscimento della cittadinanza onoraria
Nato a Medellìn, Colombia, nel 1932, decise di trasferirsi a Firenze per studiare all’Accademia di San Marco. Lì studiò le tecniche dell’affresco, attratto dall’arte rinascimentale italiana, e copiò alcune opere di Giotto di Bondone e Andrea del Castagno. A Firenze imparò anche l’arte della pittura ad olio in uno studio di via Panicale appartenuto al pittore Giovanni Fattori.
Nel 1954 frequenta diverse lezioni dello storico dell’arte italiano Roberto Longhi presso l’Università degli Studi di Firenze, interessandosi sempre più al Quattrocento, in particolare attraverso l’opera dei pittori Paolo Uccello e Piero della Francesca.
Attraversò il paese in moto, visitando Arezzo per vedere dipinti di Piero della Francesca, poi Venezia, Siena e altri centri storici dell’arte italiana.
Fernando Botero, di fatti, amava l’Italia, al punto tale che secondo le sue volontà, sarà sepolto a Pietrasanta, in provincia di Lucca. A spiegarlo è il figlio Fernando Botero Zea all’Ansa: “Dopo la Colombia, l’Italia era il Paese più importante per mio padre”. Secondo Botero Zea il padre aveva espresso la volontà di essere sepolto nel cimitero comunale di Pietrasanta, città in provincia di Lucca, in Toscana.
L’artista e la moglie Sophia Vari volevano essere seppelliti insieme e infatti ora dormono accanto nel cimitero di Pietrasanta, dove lei lo attendeva dal maggio scorso.
Camminando per la cittadina di Pietrasanta si possono scorgere le sue opere lungo le strade, dove l’autore sviluppato quel suo stile pittorico che lo ha reso riconoscibile a tutto il mondo. Da qui, quindi, la decisione di essere sepolto presso il cimitero comunale della città, un orgoglio per il nostro paese ed espressione del profondo legame e amore del pittore.
Da parte del sindaco Alberto Giovannetti, ovviamente, e da tutta l’amministrazione comunale è arrivato un messaggio commosso di cordoglio, affetto ma soprattutto gratitudine: “Se Pietrasanta, oggi, è quella culla d’arte e artigianalità che tutti, nel mondo, conoscono e apprezzano, è grazie all’amore di grandi personalità come Fernando Botero”.