Israele usa i videogiochi come strumento di propaganda | La denuncia di Reuters

Che i videogiochi risultino spesso oggetto di strumentalizzazione politica è un fatto ben noto, ma che durante una partita di carte online appaiano immagini di morti e inni alla violenza è aberrante.

Soprattutto se i destinatari diretti sono i bambini.

Si tratta dell’ultima mossa di propaganda da parte di Israele, denunciata dalla rivista internazionale Reuters.

Reuters ci riporta infatti il caso di un bambino di soli sei anni che, mentre giocava al gioco di puzzle online Alice’s Mergeland, ha visto spuntare immagini dal contenuto particolarmente violento come le “barbarie di Hamas e famiglie ebree terrorizzate“. La partita si è poi conclusa con un messaggio del Ministero degli Esteri israeliano che diceva “Ci assicuriamo che coloro che ci danneggiano paghino un prezzo elevato”.

In seguito a tale inaspettato episodio il bambino, comprensibilmente terrorizzato e in stato di shock, avrebbe deciso di disinstallare il gioco.

Ma ciò che più sorprende è che non si tratta di un caso isolato.

La propaganda arriva nelle app più utilizzate dai minori

Secondo le indagini condotte da Reuters vi sarebbero almeno altri 5 casi del genere in tutta Europa, in cui le famiglie hanno denunciato il fatto che mentre i figli erano impegnati in qualche videogames sono apparse improvvisamente sullo schermo video di propaganda pro-israeliana, con tanto di uomini armati mascherati, famiglie devastate e corpi trucidati.

I video contro Hamas sono arrivati perfino all’interno della nota app Angry Birds, conosciutissima in tutta Europa, di proprietà di SEGA. Tuttavia il suo sviluppatore, Rovio, dichiara di essere totalmente estraneo alla vicenda e che crede che “In qualche modo questi annunci con contenuto inquietante sono arrivati per errore nel gioco”. Ha comunque già proceduto a bloccare i contenuti indesiderati.

Intanto David Saranga, capo digitale del Ministero degli Esteri israeliano, se da un lato ha confermato che il video era un annuncio promosso dal governo, dall’altro ha detto di essere totalmente all’oscuro della vicenda e di non capacitarsi di come sia potuto finire in diversi giochi per Android.

Nell’intervista a Reuters ha dichiarato: “Le immagini facevano parte di una più ampia campagna ministeriale e vi erano istruzioni specifiche affinché gli inserzionisti bloccassero l’annuncio per i minori di 18 anni”.

Istruzioni evidentemente non seguite dai funzionari o probabilmente manipolate da qualche tentativo di hackeraggio del sistema.

Al di là dei tentativi di giustificazione resta il fatto che dei minori hanno dovuto guardare immagini non adatte e contenuti sensibili senza alcuna sorta di preavviso o possibilità di mettere il videogioco in pausa.

Gli altri casi riportati da Reuters si sono verificati in Gran Bretagna, Francia, Austria, Paesi Bassi e Germania, qui diverse persone hanno affermato di aver assistito a pubblicità e propaganda simili al video visionato per la prima volta dal bambino di 6 anni. Reuters riporta: “In queste situazioni, la pubblicità è apparsa nel gioco di costruzione di blocchi Stack, il puzzle Balls’n Ropes, il gioco di carte Solitaire: Card Game 2023 e l’avventura di corsa Subway Surfers“.