I meccanismi messi in atto dalla psiche sono talvolta molto subdoli ed enigmatici, perciò è importante non giudicare troppo velocemente determinati comportamenti. Al centro delle ultime notizie, si è visto protagonista l’ex calciatore del Napoli Ezequiel Lavezzi, detto El Pocho, che ha suscitato non poche perplessità sui tifosi: è tenuto sotto osservazione dal giorno 20 dicembre 2023 alla clinica Dharma, in Argentina.
La vita del Pocho, dopo essersi ritirato dal mondo del calcio nel 2019, non è sempre stata rose e fiori: ha subito una minaccia di ricatto e sextape, la separazione perturbata dalla ex fidanzata Natalia Borges e addirittura è stato vittima di frode da parte di Alejandro Mazzoni, il suo ex procuratore. Gode della vicinanza continua con il figlio Tomas che, tramite un post in cui è immortalato con i suoi genitori, ha chiesto che si rispettasse la privacy del padre.
A tentare di calmare le acque, ci hanno pensato i legali. Secondo la testata giornalistica So Foot il suo avvocato, Mauricio D’Alessandro, ha smentito le voci sull’(ab)uso di stupefacenti da parte dell’ex Napoli: “Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. Non ha ricevuto terapia intensiva come è stato detto”. L’avvocato ha aggiunto, inoltre, che Lavezzi soffre di una particolare condizione: l’ipomania.
Come si manifesta l’ipomania
Cos’è l’ipomania? Il Professor Claudio Mencacci al Fatto Quotidiano ha spiegato che con questo termine, si intende l’alterazione dell’intensità dell’umore che, pur non essendo considerato un segnale di maniacalità conclamata, non indica il comune temperamento dell’individuo. Si riconosce per una serie di caratteristiche, tra cui uno stato d’animo allegro, un incremento della produttività fisica e mentale, un’elevata autostima, un’impennata della mole lavorativa, la perdita della necessità di dormire, la logorrea, un indice di distraibilità fuori dal comune, la scomparsa di qualunque inibizione e, infine, l’inclinazione agli eccessi e alle situazioni altamente rischiose che ne derivano.
Il mistero sulle cause che portano all’insorgere della problematica è per il momento ancora fitto. Si è a conoscenza solo del fatto che l’ereditarietà gioca un ruolo considerevole, poiché sorgono evidenze collegate ad un’attività irregolare dei neurotrasmettitori legati alla seratonina, noradrenalina e dopamina. Gli episodi di vita stressanti sono spesse volte associati allo sfociare dei sintomi e anche i disturbi del sonno possono aggravare il quadro.
“Soffre di ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore. Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia, non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per curare un disturbo psichiatrico che potrebbe spingere qualcuno a farsi del male. Nel cuore della notte ha sentito un rumore e ha pensato che ci fossero persone in casa, così è successo. Quando ha lasciato l’ospedale, ha cercato di superare la crisi da solo. In generale, possono essere necessari dai quindici giorni a un mese. Ma non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura dicendo semplicemente: non andare a ballare. Richiede cure mediche”, così chiarisce l’avvocato D’Alessandro.