Rosangela Cossidente, oltre che consorte del politico Roberto Speranza, titolare del Ministero della Salute italiano durante i Governi Conte II e Draghi, è una vera e propria donna in carriera. Di lei si sa poco poco, essendo molto riservata e non avendo profili social su cui fare affidamento, e, quindi, ciò che è stato trapelato su di lei si deve specialmente ad Internet e alle poche rivelazioni dell’ex Ministro della salute.
Innanzitutto, lei vive e lavora nella Capitale come consulente nel campo dell’individuazione, della progettazione, della gestione, del monitoraggio e della valutazione di programmi e progetti nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo, attraverso il quale si dedica, inoltre, alla ricerca e alla programmazione e gestione di corsi di formazione.
Dal 2007 al 2009, è stata project designer presso l’Università La Sapienza, dal 2008 al 2010 ha svolto il ruolo di project officer presso il Ministero dell’Interno e nel 2014, ha, infine, ottenuto il ruolo di project designer e ricercatrice senior presso il CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale) a Roma, occupandosi del coordinamento dell’Osservatorio Minori Stranieri non Accompagnati.
Quello che sappiamo sulla vita privata di Rosangela Cossidente
Se si può fare un quadro pressoché dettagliato sulla sua vita lavorativa, non si può dire altrettanto sul suo percorso sentimentale. Per la sua lontananza dai riflettori del mondo della politica nostrana, non ha mai rivelato alcun particolare scottante o inedito. Tra le informazioni riguardanti la sua vita privata, compaiono solo quelle poche riguardanti il fidanzamento, le nozze e i figli, avuti con il suo storico compagno, diventato poi ministro durante la pandemia.
Il fatto sorprendente è che la coppia Cossidente-Speranza si è formata quando erano ancora adolescenti: lui aveva 16 anni e lei 14. Dalla loro solida unione, sono venuti al mondo, prima del matrimonio, i loro due figli, Michele Simon e Emma Iris, che sono stati accuditi con amore e attenzione da entrambi i genitori. Il ministro, difatti, ha dichiarato di aver provveduto personalmente a comprare i pannolini.
“Ha scoperto di essere incinta mentre era in Sud America”, rivela Speranza stesso a Vittorio Zincone, aggiungendo poi che è stata Rosangela a scegliere il secondo nome del primogenito, in onore di Simon Bolivar. Per celebrare le loro nozze, nel settembre 2015 la coppia è volata alla volta di Gerusalemme, città a cui lo sposo è particolarmente affezionato, accompagnata dalla loro prole. Alla festa nuziale, avuta luogo nella Città Santa, ha partecipato addirittura il Partito Democratico al completo, compreso Matteo Renzi, spiega La Repubblica.