Matteo Salvini, l’attuale Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, ha deciso un paio di giorni fa di seguire le orme del Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, parlando di un tema caldo.
Inizialmente Lollobrigida, attraverso una serie di post sui suoi profili social, postati poco dopo il primo dell’anno, aveva dichiarato che i decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2023 non liberalizzano assolutamente il consumo di farine e alimenti derivati da insetti. Infatti, il processo di autorizzazione atto a integrare, all’interno dei prodotti, farine e alimenti derivanti da specifici insetti è stato avviato direttamente dall’UE, il che comporta un vincolo per ogni Paese membro dell’organizzazione stessa.
Comunque sia, Lollobrigida ha spiegato il contenuto dei decreti: in primis, tutti i prodotti a base di insetti devono essere provvisti di un’etichetta ben visibile sulla confezione che informerà i consumatori in merito al tipo di insetto presente, alla quantità di insetti usata, al paese d’origine e a eventuali rischi collegati a reazioni allergiche; in secondo luogo, gli alimenti a base di farine di insetti devono essere esposti alla vendita in comparti separati e ben segnalati. Inoltre, per gli eventuali trasgressori sono previste delle multe e delle sanzioni.
L’intervento di Matteo Salvini in merito alle farine di insetti e la visita alla Rummo
Anche il nostro Ministro dei trasporti, per rimanere sulle vicende salienti che interessano il nostro Paese, ha deciso di trattare il tema, ma alla sua maniera. In un video su Instagram, ci difende dalle farine di insetti, andando a visitare di persona il pastificio Rummo, “fra un sopralluogo in un cantiere e una riunione”, come scrive lui nella didascalia sotto il suo contenuto. L’intento del Ministro era evidenziare la qualità italiana alla faccia di qualche burocrate di Bruxelles che vorrebbe rivoluzionare la dieta mediterranea e il Made in Italy a suon di farine d’insetto, vermi, grilli e cavallette, per stare al passo coi tempi.
Nella sezione commenti, i più hanno dato libero sfogo ai propri dubbi e alla propria goliardia, domandandosi cosa avesse a che fare lui, il Ministro delle infrastrutture, con un pastificio e facendogli notare che è stato proprio il suo governo ad approvare la legge per gli insetti attraverso risposte e commenti di questo tenore: “Lui è il Ministro dei Post”;“Oggi è ministro della pasta”;“No in realtà da quando la Ferragni ha perso followers ha deciso di sostituirsi a lei sui social”…
Più di qualcuno ha quindi centrato la sua attenzione sul binomio pastificio italiano-grano italiano, sostenendo che il pastificio Rummo non fa uso solo di grano italiano, ma anche di grano importato dall’estero (effettivamente, leggendo più attentamente, non è riportato esplicitamente “grano italiano”).
Per la Rummo, ad ogni modo, una visita boomerang, giacché tramite Twitter è stata poi lanciata un’azione di boicottaggio contro il noto pastificio.
Altri, inoltre, hanno sottolineato che le farine di insetto non sostituiranno le farine normali, bensì le andranno ad affiancare.