Michele Misseri è un uomo libero dopo tanti anni. Tra gli sconti di pena ricevuti, nel corso del suo periodo in cella, sia quelli per buona condotta sia quelli previsti dal decreto legislativo svuota-carceri, l’ormai contadino 68enne pugliese potrà uscire prima del previsto dal carcere dove si trovava dal 2017, con la condanna di soppressione di cadavere e inquinamento delle prove nel processo per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi, avvenuto nell’agosto del 2010.
Condannate per l’omicidio sono anche la moglie di Michele, Cosima Serrano, e la figlia della coppia, Sabrina, che stanno tuttora scontando l’ergastolo nel carcere di Taranto. Secondo alcune dichiarazioni pubblicate da alcuni organi di stampa, la scarcerazione dello zio di Sarah, che attualmente sta finendo di scontare la condanna della Cassazione nel carcere di Lecce, è prevista a breve, ossia domenica 11 febbraio 2024. L’orario di uscita, invece, è un segreto.
Tuttavia, alcune fonti legali hanno rivelato a Fanpage di avere l’obbligo di non rendere nota al pubblico la data ufficiale del rilascio per ragioni legate alla privacy.
Misseri, che continua a insistere sulla sua colpevolezza, ritornerà a vivere nella sua vecchia casa di famiglia ad Avetrana, nei pressi di Taranto, e, come ha già spiegato di recente il suo avvocato, “cercherà di tornare a una vita normale. Andrà a vedere lo stato dei suoi terreni e so che ci sono persone disposte a fargli fare qualche lavoretto nei campi”.
La reazione del sindaco di Avetrana
Chiaramente, la notizia ha suscitato non poco scalpore. Il primo cittadino di Avetrana, Antonio Iazzi, prova un forte sentimento di preoccupazione per le conseguenza in ambito mediatico, che potrebbero prendere piede in tutto il Paese, una volta scarcerato Misseri. Così, ha annunciato che saranno previste una serie di misure preventive. Nel corso delle prossime ore, ha confermato il sindaco Iazzi, verrà firmata l’ordinanza della polizia locale, che sancirà la chiusura al traffico di via Deledda, la strada in cui è situata la casa di Michele Misseri.
“Noi auspichiamo che non ci sia più lo stesso circo mediatico dell’epoca. Credo di no, ma l’augurio è questo, anche per rispetto alla memoria di Sarah e alla sua famiglia. “Vogliamo che Avetrana sia ricordata per altro, non per questo triste e doloro evento. Oggi pomeriggio ci riuniremo con il comandante della polizia locale per capire come meglio poter agire per garantire tranquillità ai residenti”, ha proseguito il sindaco. E, per quanto riguarda la casa di via Deledda aggiunge: “Mi risulta che sia abbandonata da anni. L’altra figlia di Michele del resto viveva già fuori”.