Statua “demoniaca” davanti al tribunale di New York: perché è stata ideata?

Da fine gennaio 2024, una nuova e insolita statua dorata alta 8 piedi (oltre due metri) dinanzi al tribunale di New York ha sollevato non poche critiche: a seguito dell’inaugurazione, i più in tutti gli Stati Uniti hanno provato forti sentimenti di sbalordimento e disgusto. Ad esempio, su Fox News, il commentatore, Tucker Carlson, ha definito la statua “medusa dorata satanica”.

Qual è il significato della creazione apparsa davanti al tribunale di New York?

Secondo l’ideatrice, l’artista pakistana 53enne Shahzia Sikander, la statua, denominata “NOW” rappresenta un simbolo dell’emancipazione femminile, nonché un’espressione di accettazione dell’aborto. Sikander, che è stata per diversi anni un’artista influente a New York City, prestando servizio nella Commissione consultiva del sindaco nel 2017, afferma che lo scopo del suo lavoro è fondere stili classici e indo-persiani, permeandoli con allusioni femministe moderne.

Secondo quanto riporta il New York Times, a Sikander è stata commissionata questa statua, definita da lei stessa come una “donna feroce” e una “forma di resistenza”, come parte di una “resa dei conti culturale” per meglio tratteggiare i costumi sociali del ventunesimo secolo, negli spazi pubblici.

Già il titolo scelto vuole richiamare l’attenzione sulla necessità di una forte resistenza femminile adesso (“NOW”), siccome il diritto nazionale all’aborto è stato eliminato con il ribaltamento della causa Roe v. Wade a giugno 2022. La statua, infatti, è stata dedicata alla memoria del giudice della Corte Suprema, Ruth Bader Ginsburg, venuta a mancare nel 2020, seduta alla Corte per ben 27 anni e vista da molti attivisti come un simbolo dell’emancipazione femminile e persino dell’aborto stesso.

Cosa raffigura la statua?

Innanzitutto, è possibile notare che il collo è adornato da un collare di pizzo, che dovrebbe assomigliare al collare indossato dal defunto giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg.

In cima, invece, si possono notare delle grandi trecce, che si arricciano su se stesse per formare corna simili a quelle di una capra. Secondo l’artista Sikander, le corna rappresentano “la sovranità” e “l’ autonomia”. Prende ispirazione dall’immagine del “Bafometto”, simile a una capra, usata dal Tempio Satanico (TST), un’organizzazione religiosa autodefinita “non teistica” che spesso è dedito a proteste politiche contro le espressioni religiose in la pubblica piazza. Il Tempio Satanico, pur diffondendo immagini sataniche, afferma sul proprio sito web che non crede in Satana.

Infine, la statua si erge su un fiore di loto, che, secondo la stessa Sikander, si deve intendere come  “alludente alla percezione come illusione” e a “una verità più profonda oltre la sua forma”.

La statua come “anti-monumento”

Dal 1900, difatti, il tribunale di New York City espone una collezione di statue di uomini significativi per lo sviluppo della legge, tra cui Mosè, l’imperatore bizantino Giustiniano e Confucio. Perciò, la statuta “demoniaca” assume un barlume così forte di “anti-monumento” che il New York Times ha pubblicato un articolo interessante sulla nuova statua, intitolato “Spostati su Mosè e Zoroastro: Manhattan ha una nuova donna legislatrice”.

Descrivendo un’immagine femminile nuda e cornuta, Sikander ha detto che intendeva rompere con la tradizione. “Nella mia pratica ho sempre avuto un’affinità con l’anti-monumento. Il corpo è uno strumento potente che porta con sé la sua costruzione sociale. Può anche funzionare come luogo di resistenza”, ha chiarificato Sikander in una dichiarazione artistica condivisa sul sito web del Madison Square Park Conservancy.