Di cambiare il documento di guida se ne parla già da tanto tempo, però adesso il passaggio di consegne sembra essere alle porte. Dopo la Carta d’Identità elettronica, un altro documento muterà presto aspetto o, per meglio dire, si smaterializzerà completamente. La patente cartacea sarà affiancata da un documento digitale che avrà a tutti gli effetti validità legale: sarà disponibile la patente digitale probabilmente a partire da giugno 2024 per circa 37 milioni di italiani.
Lo scopo di questa iniziativa digitale è proprio quello di spostare i dati della patente digitale all’interno delle funzioni disponibili dell’app IO, che è stata creata durante la pandemia di Covid-19 per scaricare il Green Pass e le vaccinazioni. Le prime verifiche per il grande pubblico dovrebbero partire nell’arco di poche settimane, con l’apertura completa del servizio prevista per l’estate del 2024.
Come funzionerà la nuova Patente digitale?
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha dichiarato che questa novità è stata sottoposta a diversi test per accertarne il corretto funzionamento. In caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, basterà mostrare il codice QR, che comparirà sul display del proprio smartphone, come il Green Pass. Una volta scansionato, fornirà in tempo reale tutte le informazioni del caso, come la data di scadenza del documento, eventuali sospensioni, i punti rimasti e molto altro.
Non solo sarà possibile visualizzare i documenti, ma il codice QR permette anche di ricevere messaggi ed effettuare i pagamenti. Sarà dunque possibile pagare le multe direttamente dal proprio telefono. Oltre che su IT Wallet, la patente potrà essere inserita anche su un Wallet privato, come Apple Wallet o Google Wallet, che già permettono, per esempio, di conservare carte di credito, biglietti aerei e del treno o tessere dei supermercati.
La nuova patente digitale è una delle nuove regole proposte dalla Commissione europea per aumentare la sicurezza stradale dell’Unione Europea. Una volta approvata sarà quindi valevole in tutti i Paesi membri dell’UE, rendendo meno farraginosa la condivisione dei dati sulle infrazioni commesse in altri Paesi dell’UE e la conseguente esazione di sanzioni.