Premierato, approvati i primi due articoli: cosa cambia da adesso? Addio ai senatori a vita e non solo

Il Senato ha approvato i primi due articoli relativi al premierato elettivo. Il primo articolo abolisce il potere del Presidente della Repubblica di nominare senatori a vita. Il secondo articolo aumenta da quattro a sei il numero di votazioni richieste affinché il Presidente della Repubblica possa essere eletto a maggioranza qualificata (due terzi dell’assemblea).

Durante una seduta caratterizzata da tensioni, è avvenuta anche la sospensione a seguito di un presunto gesto offensivo della ministra Elisabetta Casellati nei confronti di Enrico Borghi di Italia Viva.

La sospensione è stata decisa quando la ministra Casellati ha fatto un gesto offensivo nei confronti del capogruppo di Italia Viva, Enrico Borghi, indicando con il gesto di “mandare a quel paese” le persone. Borghi ha reagito con forza, esclamando: “si vergogni!”. Casellati ha replicato con tono agitato: “si vergogni lei”.

Dopo la ripresa dei lavori, l’assemblea ha approvato il primo degli otto articoli totali del disegno di legge. Si trattava del più semplice, poiché erano stati presentati solo 147 emendamenti su un totale di 3000.

La senatrice a vita Elena Cattaneo ha proposto un emendamento all’articolo 1, il quale manteneva la possibilità di nominare i senatori a vita. Tuttavia, ha raggiunto un compromesso proponendo di revocare loro la prerogativa di votare la fiducia.

La maggioranza continua ad avere l’intenzione di rispettare la data prestabilita del 18 giugno per l’approvazione del testo e ha quindi programmato la prima seduta serale. In serata, il Senato ha anche approvato l’articolo 2 del disegno di legge sul premierato elettivo.

Che cos’è un senatore a vita?

Un senatore a vita è un membro del Senato italiano nominato a vita dal Presidente della Repubblica in base a criteri di riconoscimento particolare per meriti eminenti acquisiti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario, o per l’esercizio di alte cariche dello Stato. I senatori a vita hanno diritto di voto e possono partecipare alle attività parlamentari, ma non sono eletti tramite voto popolare come i senatori ordinari. La carica di senatore a vita è una delle peculiarità del sistema parlamentare italiano.