Giorgio Armani, icona della moda | In pochi lo sanno, in verità avrebbe voluto fare tutt’altro

Giorgio Armani, stella della moda italiana, compie novant’anni. Ripercorriamo i momenti salienti della sua carriera prestigiosa.

Giorgio Armani, stella della moda italiana, compie novant’anni questo 11 luglio. Nato a Piacenza nel 1934, figlio di Ugo Armani e Maria Raimondi, Giorgio si trasferì giovanissimo nel cuore di Milano, lavorando come commesso alla Rinascente. Grazie all’esperienza da vetrinista, iniziò ad abbozzare la sua percezione ed identità nell’universo della moda.

Il 1965 fu l’anno di svolta: Armani catturò l’attenzione di Nino Cerruti, grande stilista ed imprenditore dell’epoca, che gli propose una collaborazione con Hitman per la sua linea d’uomo. Giorgio acquisì totale indipendenza nella creazione dei suoi capi nel 1974, fondando la sua azienda Giorgio Armani Spa e gettò le basi per l’imponente impero che si rivelerà cardinale nel mondo. Inizialmente, il Re della moda italiana si concentrò sul panorama di abbigliamento maschile, per poi ampliarsi ed inglobare anche quello femminile qualche anno più tardi.

La rivoluzionaria ‘giacca destrutturata’ e l’iconico ‘greige’

Nel 1975, Armani esordì con una rivoluzionaria innovazione nel campo della moda, plasmando la cosiddetta ‘giacca destrutturata‘, che gli porterà successo a livello internazionale. Il capo di abbigliamento in questione rompe gli schemi della rigidità dell’abito, donando più fluidità e morbidezza al completo, il quale mette in risalto i movimenti e la sensualità del corpo. Una peculiarità che ancora oggi caratterizza l’operato del grande stilista è rappresentata dal colore ‘greige‘, tonalità ricavata dalla mescolanza di certe sfumature grigiastre e beige. La graduazione ottenuta è l’emblema della tranquillità e dell’eleganza metropolitana, quello stile tanto caro a Giorgio.

L’espansione del marchio e le onorificenze ricevute

Determinato a non fermarsi, Armani espanse il suo impero, fondando nel 1981 Emporio Armani e nel 2005 Armani Privé. Con l’avvento della pandemia di Covid nel 2020, Armani si configurò come il primo brand a livello internazionale a sfilare a battenti chiusi per la salvaguardia del personale e degli ospiti presenti. Nel 2022, come gesto di solidarietà all’Ucraina afflitta dalla guerra, organizzò una sfilata ‘silenziosa’, senza nessun accompagnamento musicale. La promozione internazionale del prestigio della moda italiana conferì a Giorgio Armani l’onorificenza di ‘Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana‘, assegnato dal Presidente Mattarella nel 2021. Attualmente, il Re della moda italiana ricopre il ruolo di stilista ufficiale e direttore creativo. La sua passione ed energia si sono tramutati in tratti inconfondibili del brand di alta moda, imponendosi come fonte di ispirazione per aspiranti stilisti e personaggi nel mondo dell’abbigliamento.

Ma era davvero questo il suo destino?

Pochi sanno, in realtà, che il suo sogno nel cassetto era diventare chirurgo. Difatti, Giorgio si era iscritto all’Università di Medicina di Piacenza, dovendo purtroppo interrompere la sua carriera poco dopo per la chiamata all’esercito. Forse, qualche traccia di quell’aspirazione iniziale permea ancora nella meticolosità e nella precisione del suo operato.