Perché gli atleti sul podio mordono le medaglie? Tra tradizione secolare e puro divertimento

Perché gli atleti sportivi mordono le medaglie ricevute? Indaghiamo l’origine del gesto e il suo significato.

Sicuramente, almeno una volta nella vita l’avremo visto fare da qualcuno, mimando il gesto a nostra volta in competizioni sportive locali, regionali o nazionali: l’atto di mordere le medaglie è ormai diffusissimo tra tutti gli atleti, e questo periodo olimpico a Parigi non fa eccezione. I bambini potrebbero ricondurre l’atto alla tradizionale medaglia di cioccolato al latte, avvolta in una stagnola dorata, che spesso si regala ai più piccoli come dolcetto.
Ma qual è l’origine e la motivazione dietro a questa usanza peculiare?

Credenze in circolazione

A quanto pare, la teoria più plausibile pare essere quella della verifica dell’autenticità del metallo utilizzato: nell’antichità, l’oro era uno dei materiali più malleabili e duttili rispetto alle altre leghe (tra cui argento e bronzo). Perciò, addentandolo si poteva controllare se rimanesse o no il segno dei denti, confermando o confutando la veridicità dell’oro zecchino.

Tuttavia, negli anni sono circolate altre ipotesi, tra cui quella che il gesto venga svolto sotto diretta richiesta del fotografo ufficiale, in segno di trionfo e di ricompensa degli sforzi compiuti nelle competizioni.

La tesi è stata confermata dalla testimonianza della nuotatrice americana Summer Sanders, specializzata nello stile a farfalla e misto, la quale si è aggiudicata ben tre medaglie alle Olimpiadi tenutesi a Barcellona nel 1992. Quando le è stato domandato la motivazione del morso, lei ha replicato sostenendo che si era trattato del volere del fotografo di turno.

Il gesto in epoca moderna ed alcuni incidenti di percorso

Gli scatti immortalati durante le premiazioni di quest’anno per i Giochi Olimpici raffigurano infatti i vincitori sul podio addentare le medaglie come gesto simbolico, connotato dalla valenza della tradizione e della vittoria guadagnata. Tralasciando per un momento le ipotetiche teorie alla base dell’atto, è sempre dilettevole vedere gli atleti che si divertono e trionfano negli sport che amano.

Nonostante la tendenza paia risalire a secoli addietro, i primi a riproporlo nell’età contemporanea e a riportarlo in voga fra gli atleti premiati furono i componenti della squadra inglese per la staffetta 4×400 metri del 1991, composta dagli sportivi Derek Redmond, Kriss Akabusi, Roger Black e John Regis, vincitori della medaglia d’oro.

Naturalmente il rituale va preso con leggerezza e non nell’antico senso della parola di “testare” la genuinità della lega utilizzata. Altrimenti, si potrebbe incappare in piccoli incidenti, come nel caso risalente alle Olimpiadi di Vancouver del 2010, dove David Möller, slittinista tedesco, aveva morso la sua medaglia d’argento per verificarne l’autenticità, finendo per scheggiarsi un dente.