Incidente navale tra Cina e Filippine nelle acque della Sabina Shoal: i due paesi si puntano il dito contro a vicenda.
Scontro navale tra Cina e Filippine: questa volta si tratta di una speronata tra un’imbarcazione della Guardia Costiera cinese e una delle Filippine. La collisione ha avuto luogo nella Sabina Shoal, un atollo nelle Isole Spratly, conteso tra Cina, Taiwan, Filippine e Vietnam, sul mar Cinese Meridionale.
Le Isole Spratly: zona di alta tensione
L’arcipelago delle Spratly Islands è cosparso di giacimenti petroliferi che giacciono sui fondali e conta quasi una trentina di isolette e una quarantina di atolli. Grazie alle sue fonti energetiche e alla sua posizione strategica, essa si prefigura come una zona alquanto ambita da parecchi paesi asiatici, tra cui Vietnam, Filippine, Cina, Taiwan, Brunei e Malaysia.
Attualmente, le Filippine hanno il controllo della maggior parte dei territori, seguite dalla Repubblica Popolare Cinese e dal Vietnam.
Inoltre, di recente, Vietnam e Cina hanno permesso ad alcune compagnie di estrazione statunitensi ed occidentali l’attività di prelievo di petrolio nell’area.
Ricostruzione dell’avvenimento e le due versioni
L’accaduto, avuto luogo nella notte tra domenica e lunedì 19 agosto, ha visto come protagoniste le navi Filippine BRP Cape Engano e BRP Bagacay, le quali, in direzione Flat Island per rifornimenti, si sono imbattute in due imbarcazioni cinesi. Queste ultime, a detta della Guardia Costiera filippina, hanno eseguito “manovre illegali ed aggressive” allo scopo di ostacolare il proseguimento del viaggio alle barche di Manila, colpendole e provocando danni alla struttura dell’imbarcazione.
Jonathan Malaya, parte del Consiglio per la sicurezza nazionale di Manila, si è espresso sulla questione, affermando che lo scontro ha prodotto uno squarcio di 13 centimetri alla BRP Cape Engano. A quanto pare, invece, la BRP Bagacay ha ricevuto solo “lievi danni strutturali”.
Dal canto suo, Gan Yu, responsabile della Guardia Costiera cinese, ha invece sostenuto che le barche stessero attraversando “illegalmente” il tratto della Sabina Shoal, noncuranti degli avvertimenti. Successivamente, secondo la versione cinese, una delle due imbarcazioni era entrata nelle acque di Second Thomas, tentando di aggirare Sabina Shoal, andando a collidere di proposito con una delle due navi cinesi. Fortunatamente, non sono stati riportati feriti da nessuna delle due parti.
Attriti passati e la minaccia della Cina
Yu, nel comunicato, ha ribadito che non è la prima volta che Manila non rispetta gli accordi provvisori tra i due paesi, citando anche il caso del 1999, quando le Filippine avevano incagliato la BRP Sierra Madre nell’atollo Second Thomas Shoal, allo scopo di collocare truppe filippine nell’area.
Il paese cinese ha proclamato che, dopo l’entrata in vigore delle nuove norme e misure navali contro Manila, farà tutto ciò in suo possesso per bloccare il traffico illegale delle navi filippine, affinché cessino le violazioni e le provocazioni.