No all’emendamento Ius Scholae da parte della Camera, Forza Italia fa marcia indietro e la reazione dei partiti.
L’Aula della Camera boccia definitivamente la legge Ius Scholae nell’agevolazione dell’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di alunni stranieri.
Che cosa propone la Ius Scholae
La legge riguardante lo Ius Scholae è una modificazione dell’acquisizione della cittadinanza da parte di individui stranieri. Ha l’obiettivo di agevolare i figli di immigrati nati sul suolo italiano o approdati entro i 12 anni nell’atto di richiedere ed ottenere la cittadinanza italiana. In particolare, il decreto prevede anche il conseguimento effettivo per i minorenni dopo un periodo di studi continuo di almeno 10 anni.
Il Ministro dell’istruzione ha dichiarato che gli studenti senza cittadinanza italiana nel Bel Paese sono ben il 10,3% dei frequentati degli istituti scolastici. In particolare, in Italia è aumentata la presenza di stranieri di ‘seconda generazione’, cioè nati sul suolo italiano ma senza aver mai ottenuto la cittadinanza.
L’esito della votazione
L’Aula della Camera ha votato a riguardo, dividendosi in 169 no, 126 sì e 3 astenuti. Tra i contro, troviamo anche Forza Italia, la quale ha ribadito di essere attualmente in corso di elaborazione di un decreto simile relativo al caso. Paolo Emilio Russo, politico del partito FI incaricato di occuparsi dei rapporti con la stampa, ha affermato che è stata la stessa Forza Italia a spingere per un dibattito sul tema e che si stanno rivolgendo al Senato per presentare un documento allo scopo di modificare e semplificare il processo di conferimento della cittadinanza italiana agli studenti stranieri.
Russo continua, dichiarando: “Vogliamo semplificare e velocizzare le procedure andando incontro alle mutate esigenze dei nuovi italiani, che poi sono i compagni di scuola dei nostri figli. Questo, però, è un tema di democrazia e diritti, non certo di sicurezza nazionale. Una riforma complessiva che merita più considerazione di un emendamento inserito all’ultimo in un disegno di legge che, come si evince già dal nome, si occupa d’altro”.
Reazioni e progetti futuri a riguardo
Assieme allo Ius Scholae, anche altri emendamenti come quello presentato dal Pd sullo Ius Soli Temperato (acquisizione della cittadinanza se si è nati in un territorio di un determinato Stato o se almeno uno dei due genitori vi soggiorna legalmente da anni) e sullo Ius Scholae a 5 anni e quello di +Europa sono stati respinti dalle votazioni.
Carlo Calenda, leader del partito Azione, si è definito esterrefatto dalla decisione di Forza Italia, definendo l’esito delle elezioni una ‘follia’ e sostenendo che “dopo un’estate in cui FI ha parlato solo di Ius Scholae oggi FI ha votato contro lo Ius Scholae, esattamente lo stesso che aveva proposto”. Calenda aggiunge che i liberali hanno intenzione di presentare una proposta di emendamento identica, nel tentativo di sopraffare le decisioni di FI, la quale “non può far finta un giorno di essere un partito liberale e un altro giorno di essere la ruota di scorta della Meloni. Votare contro la sua stessa proposta è una follia”.