John Grisham, celebre scrittore di gialli, si schiera in difesa di Robert Roberson, uomo autistico che ha ucciso sua figlia di due anni.
Si chiama Robert Roberson ed è un individuo affetto di autismo di 57 anni il quale, nel lontano 2002, ha causato un trauma cranico gravissimo alla propria figlia di due anni, dimenandola con violenza e causandone la morte. Di recente, John Grisham si è schierato dalla sua parte, difendendolo. Analizziamo l’episodio nello specifico.
Il peculiare caso e la sindrome
L’autore di thriller John Grisham si è fatto avanti per salvare il condannato dalla pena di morte, il quale è da circa 20 anni sul filo del rasoio per ciò che ha provocato alla bambina di due anni. Sulla questione, lo scrittore afferma che Roberson potrebbe morire “per un delitto che non è mai successo”. Difatti, il caso è stato etichettato come Shaken Baby Syndrome (Sindrome del bambino scosso), una tipologia di maltrattamento fisico ai cui si sottopongono i bambini solitamente sotto ai 2 anni.
È un fenomeno che avviene principalmente in ambito familiare, causato dai babysitter o dai genitori, per contrastare il pianto del neonato. L’apice della sindrome avviene tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo in cui il lattante non controlla i movimenti della testa poiché la muscolatura non è ancora sviluppata del tutto ed è molto debole. Inoltre, il cervello si presenta molle di consistenza, perciò lo scuotere può provocare danni gravi al cranio (nei casi critici porta al coma o alla morte del bambino).
Secondo Grisham, questa tipologia di sindrome è denigrata e non sufficientemente considerata in medicina. Gli avvocati difensori hanno aggiunto che “nessun crimine è stato commesso” e che la vittima è stata giudicata basandosi sulla “pseudoscienza“.
Che cosa ha rivelato l’autopsia?
Inoltre, si sostiene che siano stati effettuati anche svariati errori per quanto riguarda l’analisi del caso della figlia Nikki, la quale è stata trasportata in ospedale in coma nel febbraio del 2002. A quanto pare, i medici sono saltati subito alla conclusione della diagnosi della Shaken Baby Syndrome, senza contare che Nikki presentava già un’alta febbre che si aggirava sui 40 gradi e una probabile polmonite. L’autopsia ha anche rivelato che la bimba prendeva dei farmaci che non sono più in commercio per bambini della sua età poiché letali per il sistema respiratorio.
Il parere dei medici e la condanna di Roberson
L’atteggiamento e la freddezza di Roberson sono state giudicate dalla polizia come conferma di ciò che aveva inflitto volontariamente alla piccola, tuttavia potrebbe essere la conseguenza della sua condizione di autistico. Nonostante tutto, Robert è stato condannato e l’esecuzione è in programma per questo 17 ottobre 2024.
David Wilson, dottore di pronto soccorso, ha rilasciato a riguardo un comunicato al Wall Street Journal, affermando che Grisham dovrebbe starne fuori, poiché non possiede le competenze mediche necessarie per giudicare il caso.