La bevanda magica di TikTok per combattere l’insonnia: lo ‘Sleepy Girl Mocktail’ funziona davvero?

Il nuovo intruglio miracoloso per sconfiggere l’insonnia: lo ‘Sleepy Girl Mocktail’, l’ennesima creazione di TikTok.

Lo hanno denominato ‘Sleepy Girl Mocktail’, ed è il nuovo beverone firmato TikTok che promette sogni tranquilli e riposo indisturbato. La ricetta è semplice: ghiaccio, succo di amarene Montmorency, un cucchiaio di magnesio e un’aggiunta di soda (o acqua gassata).
Gli esperti sono divisi sulla questione: si tratta dell’ennesima bufala ingigantita dalla rilevanza mediatica della piattaforma social o di un nuovo rimedio sorprendente?

La verità sugli ingredienti e la loro efficacia

In effetti, gli scienziati hanno rivelato che le amarene contenute nel mocktail sono comunemente utilizzate per preparare integratori alimentari allo scopo di garantire un riposo naturale e prendere sonno velocemente. Di natura, le amarene sono fonte di melatonina e di triptofano (aminoacido che viene assunto per combattere ansia, depressione, e produce serotonina) e, come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista ‘American Journal of Therapeutics’, possono aumentare il tempo del sonno e migliorare la sua qualità. Tuttavia, per quanto riguarda l’insonnia, non ci sono ricerche che confermano che il frutto sia utile a contrastare il disturbo.

Inoltre, il magnesio è un sale minerale scientificamente efficace nel compito di mantenimento del normale funzionamento del sistema nervoso e riduce la stanchezza. In aggiunta, può essere utile per regolare il ciclo sonno-veglia, incoraggiando l’organismo a sintonizzarsi con il ritmo biologico naturale e presenta proprietà rilassanti nei confronti della muscolatura corporea.

Cosa fare e non fare prima di dormire e l’incidenza in Italia

Seguendo il parere del dietista Devon Peart si può tentare di assumere il mocktail circa un’ora prima di coricarsi, tuttavia il suo consumo va integrato ad altre attività che aiutano il corpo a rilassarsi e a prendere sonno più efficacemente, come evitare le bevande alcoliche alla sera, non consumare pasti abbondanti a cena e non utilizzare i dispositivi elettronici prima di dormire. La luce blu e bianca degli smartphone, difatti, può ritardare la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, ed influenza negativamente il nostro ritmo circadiano.

In Italia, il fenomeno dell’insonnia è molto diffuso, soprattutto tra gli individui femminili (il 60% dei casi). Circa 1 adulto su 4 ne soffre. Può essere di tre tipi, a seconda di quando accade: iniziale, centrale oppure terminale.
Un’insonnia si definisce acuta quando si presenta nel paziente da meno di tre mesi e cronica quando persiste per più di tre mesi e ha luogo almeno tre volte alla settimana. Essa può manifestarsi maggiormente in alcune fasi come la gravidanza, l’età avanzata e la menopausa.