Nuoro: Roberto Gleboni commette una strage familiare, uccidendo sua moglie, sua figlia e ferendo gravemente gli altri due.
I motivi dell’atto che hanno spinto Roberto Gleboni, di 52 anni, ad ammazzare metà della sua famiglia, il vicino e sua madre Maria rimangono nell’ombra. L’uomo, operaio dei mezzi antincendio di Forestas (agenzia forestale della regione Sardegna), era registrato per il porto d’armi e possedeva una calibro 7,65.
Come si è svolto il massacro?
Risale ad oggi 25 settembre 2024 la tragica vicenda, avvenuta in Via Ichnusa 5 a Nuoro e che vede Gleboni come il responsabile principale della morte di sua moglie Giusi Massetti e di sua figlia maggiore Martina. Roberto non aveva nessun precedente di abusi o violenze domestiche e tutti lo descrivevano come una brava persona, tranquilla e pacifica.
L’uomo, dopo aver sterminato metà della sua famiglia, ha ferito gli altri due figli minori: Francesco, il più piccolo, è attualmente in ospedale in stato comatoso di morte cerebrale, mentre l’altro di 14 anni è stabile.
Inoltre, nell’attacco sono rimasti colpiti anche un vicino di casa di 59 anni, Paolo Sanna e la madre di Roberto, Maria Esterina Riccardi di 83 anni, entrambi in rianimazione per le gravissime lesioni riportate. Infine, per concludere il sacrificio, l’assassino si è tolto la vita.
La Procura di Nuoro e la Questura hanno subito aperto il caso, supportate dalle autorità della Polizia di Stato. Secondo le loro indagini, Roberto ha dato via al massacro intorno alle 7 della mattina tra le mura di casa, impugnando e sparando con la sua pistola, passando poi al vicinato, alla madre che abitava poco lontano in Via Gonario Pinna, e terminando con sé stesso. La calibro è stata ritrovata nell’appartamento di Maria e la zona è stato transennata dalle forze dell’ordine.
Le parole dei vicini e dei conoscenti
Sul luogo, la polizia ha interrogato i vicini, che lo hanno descritto come una persone sempre disponibile e gentile con tutti. Addirittura, una volta Roberto si era offerto di prestare la sua macchina personale ad un vicino dopo che costui era stato vittima di un tentativo di furto.
Dopo l’attentato, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha indetto una riunione d’urgenza per discutere dell’accaduto a Nuoro, voluta dal prefetto Alessandra Nigro.
Bruno Olivieri, il responsabile regionale Fp-Cisl Forestas per la Sardegna si è espresso sulla questione, definendosi sconvolto dai fatti e descrivendo Gleboni come “un sindacalista sempre attivo, sempre presente e che lavorava molto. Era molto sensibile ai problemi dei lavoratori, non solo quelli del nostro settore”.