Chi è Giorgio De Stefano e per cosa è stato arrestato Malefix, compagno di Silvia Provvedi?

Imprenditore calabrese, De Stefano è stato spesso descritto dalle cronache come il figlio illegittimo di “Don Paolino”.

Per comprendere meglio chi sia il compagno di Silvia Provvedi, è necessario fare un passo indietro fino al 2018. Dopo la fine della relazione tra Silvia e Fabrizio Corona, la cantante e metà del duo Le Donatella ha incontrato De Stefano, conosciuto anche con il soprannome “Malefix”.

La relazione tra Silvia Provvedi e Giorgio De Stefano, si è trasformata rapidamente in una storia d’amore intensa. Nel 2020, la coppia ha dato il benvenuto alla loro prima figlia, Nicole. Tuttavia, la gioia della nascita è stata oscurata pochi giorni dopo dall’arresto di De Stefano, un evento che ha segnato profondamente la vita di Silvia. L’uomo è stato accusato e successivamente condannato a dodici anni e otto mesi di carcere per reati gravi che includono associazione mafiosa, estorsione e porto illegale di armi.

Giorgio De Stafano arrestato, le accuse e la difesa

Secondo le indagini, Giorgio De Stefano sarebbe stato coinvolto in attività legate alla criminalità organizzata, un’accusa che lo ha portato a essere soprannominato “Malefix” dai media.

I magistrati ritengono che il 41enne avrebbe avuto il compito di riscuotere il pizzo e mantenere i contatti con gli altri rappresentanti delle famiglie della ‘ndrangheta presenti a Milano.

Nel processo sono coinvolte anche altre 53 persone. Tra di loro, la pena più severa è stata inflitta a Domenico Calabrò, considerato il presunto consigliere del boss Filippo Barreca. Il giudice dell’udienza preliminare, Francesco Campagna, lo ha condannato a 23 anni di carcere. Tra i condannati a venti anni figurano Barreca, Demetrio Condello, Carmine De Stefano, Orazio De Stefano, Antonio Libri e Luigi Molinetti, noto come “La Belva”. Durante le udienze, il pubblico ministero Walter Ignazitto ha sottolineato il ruolo centrale della famiglia De Stefano nel quartiere Archi di Reggio Calabria, definendola “la cosca più potente e autorevole”.

Tuttavia, i suoi avvocati hanno sempre cercato di smentire alcune delle informazioni emerse durante il processo. In particolare, hanno precisato che egli non avrebbe riscosso il pizzo né mantenuto contatti diretti con altre famiglie della ‘ndrangheta, cercando di ridimensionare il quadro accusatorio delineato dalle autorità.

Silvia Provvedi e il futuro incerto

Nonostante le difficoltà e le gravi accuse contro il compagno, Silvia Provvedi ha continuato a sostenere Giorgio De Stefano. Nel corso delle interviste, ha spesso parlato del suo amore per lui e del desiderio che la giustizia possa fare il suo corso, auspicando una possibile assoluzione in appello. Nel frattempo, Silvia ha dovuto crescere la piccola Nicole da sola, affrontando con forza una situazione delicata e complessa.

In tal senso, in una recente intervista a Verissimo, la Provvedi ha parlato della sua vita da madre “single” – sottolineando come aspetti il ritorno del compagno dal carcere: “Sto crescendo Nicole da sola. Si va avanti, si procede e ormai sono rodata. Spero che si sistemi il prima possibile e che torni il prima possibile. Tengo a lui come papà, come compagno e come elemento di famiglia che manca molto. Come si fa a mantenere vivo l’amore? Siamo sempre stati molto legati e ci capiamo con uno sguardo. Quando è partito è stata una perdita molto importante, lui è una persona diversa da tutti, Nicole lo ama alla follia e io non voglio perdere questo amore. La luce c’è, pian pianino tornerà tutto al suo posto. C’è anche il lieto fine e le difficoltà si affrontano”.