L’ex premier albanese è stato arrestato a Tirana su ordine della procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata (SPAK).
La notizia ha scosso l’opinione pubblica albanese e ha attirato l’attenzione internazionale, data la lunga e influente carriera politica di Illir Meta, che è stato capo dello Stato dal 2017 al 2022 e attualmente guida il Partito della Libertà, uno dei principali partiti d’opposizione nel paese.
Il misterioso arresto
L’arresto di Meta è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta della SPAK, la procura istituita in Albania con il compito di combattere due piaghe che da tempo affliggono il paese balcanico: corruzione e criminalità organizzata. Tuttavia, al momento non sono stati resi noti i capi di accusa formali contro di lui. Questo ha generato una grande curiosità e speculazione tra i media e gli analisti politici, dato che Meta è considerato una delle figure più potenti e controverse della politica albanese.
Chi è l’ex premier Albanese?
Ilir Meta è un veterano della scena politica albanese. Ha iniziato la sua carriera nei primi anni ’90 e, nel corso degli anni, ha ricoperto diversi ruoli di alto profilo, tra cui quello di primo ministro, vice primo ministro e ministro degli Esteri. Tuttavia, è stato durante il suo mandato come presidente della Repubblica, dal 2017 al 2022, che Meta ha consolidato ulteriormente la sua influenza, spesso entrando in conflitto con il governo guidato dal primo ministro Edi Rama.
Dopo la fine del suo mandato presidenziale, Meta ha assunto la guida del Partito della Libertà, un partito di opposizione che si è battuto contro l’attuale governo socialista, accusandolo di corruzione e abuso di potere. La sua leadership è stata caratterizzata da una retorica forte e da una critica serrata nei confronti delle politiche di Rama, in particolare per quanto riguarda la gestione della giustizia e delle istituzioni statali.
Le reazioni e le speculazioni
L’arresto di Ilir Meta rappresenta uno sviluppo significativo nella politica albanese. Anche se le accuse specifiche contro di lui non sono ancora state chiarite, l’azione della SPAK è vista come un segnale dell’intensificarsi della lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata nel paese. Tuttavia, l’arresto ha anche suscitato reazioni contrastanti.
I sostenitori di Meta e del Partito della Libertà hanno denunciato l’arresto come un atto politico, volto a eliminare una figura chiave dell’opposizione. Secondo loro, si tratterebbe di un abuso di potere da parte delle autorità per ridurre al silenzio le voci critiche contro il governo. Dall’altra parte, i suoi detrattori sostengono che l’arresto sia il risultato di una giusta applicazione della legge e della giustizia, evidenziando che nessuno dovrebbe essere al di sopra della legge, nemmeno chi ha ricoperto cariche così alte.