Quasi Amici, il film ispirato alla storia vera di un’amicizia quasi improbabile tra il miliardario Philippe ed il suo badante Abdel.
Quasi Amici (titolo originale Intouchables), la celebre commedia francese diretta da Olivier Nakache e Éric Toledano, è la storia di un’amicizia, di speranza e d’umanità.
Interpretato da François Cluzet e Omar Sy, il film ha avuto un incredibile successo internazionale, diventando uno dei film cult della tradizione moderna del cinema.
Per quanto commovente e di successo sia il film, quello che lo rende ancor più affascinante è che la trama si basa su una storia vera.
La pellicola è infatti ispirata alla vita di Philippe Pozzo di Borgo (1951-2023), uno scrittore francese rimasto paralizzato, e del suo assistente Abdel Sellou, un giovane di origini algerine con un passato difficile.
La storia vera: Philippe Pozzo di Borgo e Abdel Sellou
Il film narra la storia di Philippe, un uomo di famiglia aristocratica che, a causa di un incidente, diventa tetraplegico. Dopo l’incidente, Philippe (interpretato da François Cluzet) assume come assistente Driss (interpretato da Omar Sy) , un giovane di origini senegalesi che proviene da una famiglia povera. Nonostante le loro differenze sociali, culturali ed economiche, tra i due nasce un’amicizia profonda che cambia le loro vite.
Philippe Pozzo di Borgo, dopo essere rimasto paralizzato a seguito di un incidente di parapendio, ha assunto Abdel Sellou come suo caregiver.
Sellou, all’epoca, era un giovane che aveva avuto problemi con la legge e viveva una vita difficile. Inizialmente l’idea di avere una persona senza esperienza nell’assistenza per disabili come suo assistente inizialmente sembrava bizzarra.
Tuttavia, la loro relazione si sviluppò rapidamente, e Abdel, pur non essendo preparato professionalmente, portò una ventata di leggerezza e spontaneità nella vita di Philippe. L’approccio di Abdel, basato su un’umanità genuina, è stato un antidoto alle formalità e alla tristezza che solitamente accompagnano la vita di una persona con disabilità.
Philippe ha raccontato la sua esperienza nel libro Le Second Souffle (Il secondo respiro, 2001), che ha ispirato il film. La sua relazione con Abdel è stata per lui una sorta di rinascita, un ritorno alla vita e alla speranza, nonostante le difficoltà legate alla sua condizione. Sellou, a sua volta, ha beneficiato di questo incontro, trovando un’opportunità di riscatto e un lavoro che gli ha permesso di costruirsi una nuova vita. La storia di Philippe e Abdel dimostra come l’amicizia possa superare barriere sociali, culturali e fisiche.
Il successo del film e il messaggio universale
Il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha ottenuto un successo straordinario in tutto il mondo, sia dal punto di vista commerciale che critico. La performance di Omar Sy nel ruolo di Driss è stata particolarmente apprezzata, tanto che l’attore ha vinto il premio César come miglior attore nel 2012. Quasi Amici non solo ha toccato il cuore del pubblico, ma ha anche suscitato riflessioni profonde sulla disabilità, sull’amicizia e sulla solidarietà.
Il film è riuscito a trattare temi complessi con leggerezza e umorismo, senza mai risultare forzato o melodrammatico. La sua forza sta nel modo in cui riesce a rendere universale una storia così personale e particolare, mostrando che la vera amicizia può nascere anche nelle circostanze più inaspettate e difficili. La sua capacità di far ridere e riflettere allo stesso tempo ha reso Quasi Amici un’opera che va oltre il semplice racconto di una disabilità. È una storia che parla di umanità, di accettazione reciproca e di come ogni individuo possa contribuire al cambiamento della vita di un altro.
Rilevanza culturale e impatto sociale
Il successo di Quasi Amici ha avuto anche un impatto importante sul dibattito pubblico riguardo alla disabilità e alla diversità sociale. Il film ha aperto la discussione sulla percezione delle persone disabili e sulle difficoltà che affrontano quotidianamente, ma anche sulla necessità di superare le barriere culturali e sociali.
La figura di Abdel, un uomo di origine algerina che proviene da un contesto di povertà e difficoltà, ha inoltre messo in luce il tema dell’integrazione sociale, mostrando come le persone possano superare le differenze per creare legami autentici e solidali.
In Francia, il film ha avuto un impatto particolarmente significativo, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione della disabilità e della marginalizzazione. Anche a livello internazionale, Quasi Amici ha ispirato numerosi remake e adattamenti, tra cui il film americano The Upside, con Bryan Cranston e Kevin Hart, a dimostrazione di quanto la storia di Philippe e Abdel possa essere universale.
In definitiva, Quasi Amici è un film che, pur partendo da una storia vera e tragica, celebra la forza dell’amicizia e della resilienza umana. La storia di Philippe Pozzo di Borgo e Abdel Sellou dimostra come la vita possa riservare sorprese inaspettate e come le differenze sociali, culturali ed economiche possano essere superate quando due persone si avvicinano con rispetto e umanità. La pellicola non è solo un racconto di disabilità e riscatto, ma un messaggio universale di speranza, compassione e comprensione reciproca.